Spettacolo

La “Bohème” alla Casina Municipale della Selva di Fasano

La Redazione
La “Bohème” alla Casina Municipale della Selva di Fasano
L'evento è inserito nel ricco carnet degli eventi organizzati per l'estate 2018
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Questa sera la Casina Municipale della Selva di Fasano sarà teatro della “Bohème”, inserita nel ricco carnet degli eventi organizzati per l’estate 2018 dalla Casina, tornata a vivere fra tradizione e futuro per merito di una nuova brillante gestione.

Il cast dell’opera, testo e regia di Paola Martelli, sarà composto da Claudio Belviso, Antonella Cappelli, Michele Cuonzo, Tiziana Gerbino, Antonello Loiacono e Paola Martelli nel ruolo di voce narrante. Scenografia di Damiano Pastoressa, musiche di Giacomo Puccini.

Lo spettacolo si terrà alle ore 21:30 con ingresso a pagamento, biglietti presso la Casina Municipale (info al 328 324 22 30).

Divertente, giocosa, struggente Bohème dove non si canta ma l’evocazione strumentale delle più belle arie pucciniane costituisce la colonna sonora del racconto. Come in un film. Le Scènes de la vie de Bohème di Henry Murger e il libretto di Illica e Giacosa offrono lo spunto per una messinscena che alterna fedeltà e libertà nel trattamento delle fonti. Episodi comici e drammatici si avvicendano nella “vita gaia e terribile” dei bohémiens, un’esistenza “al limite”, condotta per scelta ai margini della società e nel rifiuto della morale borghese. E’ il trionfo della giovinezza e della libertà sessuale, testimoniato dall’attrazione amorosa tra Rodolfo e Mimì, creatura tenera e appassionata; dalle schermaglie erotiche che impegnano Musetta e Marcello; dalla convivenza more uxorio di giovani coppie che si sottraggono al controllo della famiglia e della società. E questo non corrompe la sostanza “sentimentale” del racconto ma, al contrario, ne potenzia l’intensità. I dialoghi, in cui s’intrecciano giochi di parole, parodie, scherzi, creano un’atmosfera giocosa e trasgressiva, nel contempo pervasa da un senso di perdita e di nostalgia: sappiamo che la bella stagione dell’amore e della giovinezza sarà breve.
La musica nello spettacolo ha la funzione di soundtrack. L’impulso naturale di Puccini a trovare un nuovo equilibrio tra musica e messinscena lo mise in sintonia con il Cinema, che da pochi anni muoveva i primi passi minacciando l’Opera nei favori del grande pubblico. Molta “musica per film” sarebbe stata debitrice, in seguito, nei confronti delle melodie pucciniane.

giovedì 9 Agosto 2018

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