Con la sua XI edizione ieri, sabato 5 ottobre, è tornato ad animare il Teatro Sociale il Festival Nazionale di Teatro “Di scena a Fasano”.
“Il Festival”, che gode del patrocinio del comune di Fasano, è reso possibile grazie al Gruppo di Attività Teatrali “Peppino Mancini”, che opera sul territorio da 25 anni, grazie al suo presidente, Fausto Savoia, e al direttore artistico e padre del Festival, Mimmo Capozzi.
Quest’anno ben 69 compagnie da tutta Italia hanno partecipato al bando di selezione, ma soltanto le 6 più meritevoli si esibiranno all’interno della cornice del Festival, giocandosi la possibilità di vincere diversi premi.
Il nastro d’inizio del “trattamento di bellezza dell’anima”, ieri, è stato tagliato dallo spettacolo fuori concorso “Una volta nella vita” di Gianni Clementi, portato in scena dalla compagnia Quanta Brava Gente di Grottaglie (Ta).
Quattro lettini d’obitorio, su di un palco vuoto, hanno formato la scenografia scarna ma essenziale che ha lasciato spazio ai dialoghi e agli intrecci sbrogliati solo al termine dei 70 minuti di spettacolo che hanno lasciato il pubblico tra dubbi ed errate supposizioni.
Tra l’ironia ed il dolore, cinque personaggi diametralmente opposti tra loro si incontrano e scontrano, lasciando nello spettatore un retrogusto che lo spinge a riflettere ed interrogarsi sull’approccio quotidiano alla vita. Per poi riscoprirsi, in chiusura, inermi ed uguali difronte alla grandezza spiazzante della morte.
Il prossimo appuntamento sarà sabato prossimo, 12 ottobre, alle 21 con lo spettacolo “La cattedrale” della compagnia “Costellazione”.
E ricordate che “il teatro vi fa belli”.