Spettacolo

“Uno sguardo dal ponte” per il secondo appuntamento del festival “Di scena a Fasano”

Madia Lucia Colucci
“Uno sguardo dal ponte” al teatro sociale
Il sogno americano degli anni 50, tra pregiudizi e ossessioni, portato in scena al teatro sociale
scrivi un commento 159

Il sogno americano è quello che negli anni 50 spinse molti italiani ad abbandonare le proprie radici per cercare fortuna, a volte anche clandestinamente.

Il ponte di Brooklyn, emblema di distacco dalla terra natia e simultaneamente di continuità, è stato la scenografia e la casa dei sei attori della compagnia teatrale fiorentina “Giardini dell’arte” che ieri, domenica 14 ottobre, hanno portato in scena il famoso dramma di Arthur Miller “Uno sguardo dal ponte”.

ll secondo appuntamento del “Festival di Scena a Fasano” ha presentato una storia alquanto lineare, accennando a temi che ancora oggi possono risultare attuali, seppur con connotazioni marcatamente differenti: l’immigrazione, i pregiudizi, la mancanza di comunicazione, le relazioni distorte.

Caterina (Raffaella Afeltra), cresciuta dallo zio Eddie Carbone(Aldo Innocenti) e dalla moglie Beatrice (Brenda Potenza), giunta alla maggiore età, desidera spiccare il volo, ma a tarparle le ali è la presenza ingombrante dello zio che è ormai tormentato da una profonda ossessione nei suoi confronti.

È l’avvocato Alfieri (Marcello Sbigoli) che, fungendo da narratore onnisciente, aiuta a rivelare quei turbamenti dello zio che di molto rallentano la narrazione.

A movimentare la scena ci pensa l’arrivo in casa Carbone dei due cugini italiani dal poco puntuale accento siciliano Marco (Fabrizio Pinzauti) e Rodolfo (Marco Ugolini, che con un preavviso di poche settimane ha sostituito l’attore scelto per questo ruolo venuto meno a causa di un infortunio), stereotipi dell’italiano farfallone e fannullone. Sarà lo zio Eddie ad opporsi all’amore tra Rodolfo e Caterina, pensando che il ragazzo voglia con il matrimonio solo ottenere la cittadinanza americana. I sospetti dell’uomo altro non sono se non un escamotage per non lasciare andare la “sua bambina”, lacerato dall’amore proibito nei suoi confronti.

Il prossimo appuntamento sarà domenica 21 ottobre alle ore 19.00 con lo spettacolo “Una sola storia” di Tatiana Alescio, portata in scena dalla compagnia siracusana “Trinaura”.

lunedì 15 Ottobre 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti