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Bianchi denuncia: «La Selva assediata dai ladri e il sindaco se ne infischia»

La Redazione
Vito Bianchi
«Zaccaria e compagni, evidentemente, della Selva e delle frazioni collinari, continuano a infischiarsene», dichiara l'esponente Movimento "in Comune"
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«Nel più recente consiglio comunale, a fronte dell’ondata di furti che sta investendo il nostro territorio, soprattutto in ambito collinare, avevamo proposto il distaccamento alla Selva di un presidio delle forze dell’ordine, di qualsiasi natura esse fossero, per garantire un po’ più di sicurezza ai residenti, invero terrorizzati dalle visite dei ladri, in ore mattutine e notturne, indifferentemente, e con le persone in casa».

A dichiararlo è Vito Bianchi, esponente del Movimento “in Comune” di Fasano.

«Nella circostanza, avevamo portato ad esempio quanto predisposto dal Comune di Monopoli, che, in data 13 luglio 2020, per venire incontro alle esigenze di sicurezza della popolazione delle contrade, aveva istituito un “punto di contatto rurale” del Commissariato di Polizia di Monopoli, presso l’ex scuola elementare di contrada Sicarico, concedendo in comodato gratuito, per un periodo di cinque anni, un immobile atto a ospitare i poliziotti.

Ora, va ricordato che, fino a qualche anno fa, la Selva di Fasano era dotata proprio di un presidio dell’Arma dei Carabinieri. Tale distaccamento aveva sempre assicurato un efficace controllo del territorio ed era sinonimo di maggiore sicurezza per i cittadini. Successivamente, quel presidio era stato eliminato, per scelte non facilmente comprensibili. Il territorio collinare è stato da allora oggetto di un aumento delle attività criminose, soprattutto per quel che concerne i furti d’auto e negli appartamenti. La recente iniziativa prefettizia di inviare una pattuglia del battaglione San Marco e di intensificare i controlli con i carabinieri non ha né risolto né attenuato il problema, se ancora nella notte fra domenica e lunedì si sono verificate altre incursioni di malviventi in abitazioni silvane, sempre con le persone all’interno delle abitazioni. Per cui, una volta di più, pensiamo di aver visto giusto e di non aver pronunciato “eresie” nel chiedere, durante il consiglio comunale, l’impegno del sindaco ad avviare l’iter che conduca alla riattivazione, a Selva di Fasano, nei locali di proprietà comunale di Viale del Leccio, ove appunto era un tempo la sede collinare dell’Arma, di un distaccamento di forze dell’ordine, così da garantire un maggior presidio del territorio, la sicurezza dei residenti e una costante presenza di polizia in un contesto che, più di altri, ne avverte la pericolosa mancanza.

La risposta del sindaco e della sua ineffabile maggioranza alla nostra istanza, che dava poi voce a tanti cittadini, è stata netta: no. Un “no” sbattuto in faccia non al movimento “in Comune”, non al prof. Bianchi, bensì a quelle persone, e non sono poche, che chiedono solamente di poter vivere in tranquillità. Perché evidentemente, se i furti continuano a proliferare, avevamo ragione noi a chiedere un presidio di forze dell’ordine in collina. Ma Zaccaria e compagni, evidentemente, della Selva e delle frazioni collinari, continuano a infischiarsene».

martedì 28 Luglio 2020

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Tina Potenza
Tina Potenza
3 anni fa

Vorrei rispondere a questo articolo e comunicare che in via del Leccio dove c'era prima la Caserma (ma tanti anni fa) dei Carabinieri, il Comune ha venduto già da un po' di anni (4 o 5) a privati l'immobile in oggetto.