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Bianchi: «La Selva di Fasano, una perla dimenticata dal sindaco Zaccaria e compagni»

La Redazione
Vito Bianchi
La denuncia del prof. Vito Bianchi, capogruppo consiliare del movimento "in Comune"
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«Il consiglio comunale dello scorso 19 dicembre ha manifestato, una volta di più, il più completo disinteresse dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Zaccaria, nei confronti della Selva di Fasano e del territorio collinare, che continuano a restare abbandonati a se stessi, privi di un’adeguata attenzione da parte delle istituzioni».

La denuncia del prof. Vito Bianchi, capogruppo consiliare del movimento “in Comune”.

«Eppure, altrove, in tutta Italia e oltre, una perla di tale preziosità verrebbe valorizzata e portata in palmo di mano, da qualsiasi amministratore dotato di un minimo di intelligenza e sensibilità. E invece: i denari per le opere pubbliche del prossimo 2020 verranno destinati al centro cittadino di Fasano, alle località di Pezze di Greco e Montalbano, alle frazioni di Torre Canne e Savelletri ma non alla collina, non alla Selva, se si eccettua un parziale restauro di Villa Minareto di cui si parla da almeno tre anni e che, però, non si sa ancora quando potrà cominciare.

Per il resto, la Selva è stata – volutamente? – dimenticata dal signor Zaccaria e dai suoi compagni di cordata vecchi e nuovi, al pari dell’intera fascia collinare. Persino la magnifica accensione natalizia della “Stella sulla Grotta”, sul costone di Monte Rivolta, a Laureto, era stata ignorata dalla giunta comunale, finché il disinteresse del sindaco e dei suoi sodali non è stato smosso dal risentimento dell’opinione pubblica, indignata per l’assenza di uno dei simboli più caratterizzanti del comprensorio comunale. E tuttavia, nel piano dei lavori pubblici, di cui è referente il neo-assessore Antonio Pagnelli, non un cenno alla Selva, non un’idea, non un euro da spendere per la popolosa frazione collinare, nemmeno per l’ordinaria amministrazione.

Da quand’è che non si provvede a risistemare compiutamente almeno qualcuna delle dissestate strade silvane? Perché non c’è un metro di pista ciclabile? Com’è che la rete comunale del metano arriva ovunque, fino al mare, ma non esiste proprio laddove servirebbe di più, e cioè sui colli, che registrano inverni certamente più rigidi? E com’è che non si pensa al ripristino e alla tutela del percorso chiamato “Scalini di San Donato”, lasciato al vandalismo di alcuni motociclisti, quando invece potrebbe essere un meraviglioso percorso per il trekking e per le passeggiate nell’aria pura dei boschi? E l’orto botanico della Selva, altro preziosissimo bene comunale, perché continua a essere trascurato e chiuso al pubblico? E le enormi antenne per la telefonia, com’è ancora possibile che restino a deturpare il cuore di un’area vincolata come la Selva?E perché, di recente, sono stati predisposti dei punti di informazione turistica in città e nelle frazioni marittime, dimenticando, ancora una volta, la Selva e la collina?

Eppure, proprio la Selva è stata dotata, in passato, di un importante info-point turistico, per diversi anni. Niente, tutto cancellato. Le aree collinari restano fuori dai radar dell’amministrazione comunale fasanese, come è stato dimostrato dal piano triennale delle opere pubbliche e dal bilancio di previsione 2020, che hanno quasi del tutto accantonato i propositi di valorizzare una delle aree più pregiate del Comune.

Un pregio, ahinoi, di cui non sembrano accorgersi il sindaco Zaccaria e i suoi accoliti, nella miopia e nell’insulsa politica di un’amministrazione evidentemente priva di una visione che non sia il vivere alla giornata e il pensare alle prossime elezioni: un’amministrazione che resta seduta sul forziere delle risorse, invero immense, di un territorio baciato dalla natura ma, purtroppo, dileggiato dall’insipienza di chi lo governa».

martedì 24 Dicembre 2019

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giovanni.delvecchio
giovanni.delvecchio
4 anni fa

Buongiorno,
voglio e devo confermare in toto tutto quello che il Prof.Bianchi ha denunciato sullo stato di abbandono della Selva di Fasano ( vera perla del territorio fasanese da anni).
Sarebbe un sogno realizzare quanto segnalato dal Prof. Bianchi; basterebbe, infatti, camminare per Viale Toledo e vedere il pavimento sconnesso in più punti, i paletti dei fari oramai non più stabilmente ancorati al terreno e tanto altro.
Sottolineo, con questo mio intervento, che sono oramai “APARTITICO” da anni perché non credo più nella politica, per cui non sto appoggiando nessuno; ma quello che mi aspetterei che sinistra, destra, centro etc, chiunque governasse la nostra magnifica Fasano ( amata solo dai forestieri e da pochi fasanesi), avesse anche un occhio per la nostra splendida collina silvana.

Marco Pollo
Marco Pollo
4 anni fa

Perché abita alla Selva, se no non si lamentava

Silvano Fasanese
Silvano Fasanese
4 anni fa

Quando c'erano Di Bari e De Mola allora? Quello era vero abbandono, non si faceva niente e non c'era un locale, tanto è vero che Pappone se nè scappato. Adesso la Casina è rinata, si sono aperti Boho e quello davanti ai campi e abbiamo anche il medico e la Farmacia.
Bianchi ha perso il giocattolo del minareto e dei 70mila che gli avevano dato per il festival suo, quello è il problema e basta.

giovanni.delvecchio
giovanni.delvecchio
4 anni fa

Probabilmente sono stato poco chiaro.
La giunta del Dott.Zaccaria è sicuramente quella che negli ultimi anni ha “FATTO” tanto per nostra la città e per le frazioni. Il nostro Sindaco sta concretizzando e risolvendo tanti di quei progetti e problemi lasciati in sospeso per anni e anni.( un grosso plauso per questo)
Detto questo, ripeto, basterebbero altri piccoli interventi da fare sulla Selva; appoggiare tutte le iniziative dei pochi “EROI” imprenditori che continuano a lottare per la Selva di Fasano, magari promuovendo altre idee concrete atte a riportare la nostra Selva ai favolosi anni in cui era uno dei principali posti da visitare in Puglia ed un luogo dove i fasanesi (in tanti) si ritrovavano soprattutto in estate.