«Sono stati estirpati questa mattina gli alberi infetti dalla Xylella di Fasano: il fronte più avanzato della tragedia da cui il contagio potrebbe propagarsi verso nord. L’operazione è avvenuta dopo appena 7 giorni dall’ordine, e con la massima collaborazione dei proprietari, a cui va la nostra riconoscenza, e del Presidente del Consorzio agro-alimentare Donato Palasciano».
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Lo comunica il Presidente della Commissione regionale bilancio, Fabiano Amati.
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«È una grande tristezza vedere alberi che cadono sotto la lama della sega. Ma questo male serve per evitare un male ancora più grande. Se solo si fosse fatto ovunque così, con questa stessa celerità e senza interferenze di ogni tipo, forse oggi staremmo raccontando un’altra storia. Noi ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno per evitare che qualcuno un giorno possa dirci di non aver nemmeno provato a fare qualcosa e sulla base di ciò che la Scienza ci dice», conclude Amati.
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Amati fa lacrime da coccodrillo, sa benissimo infatti che se avessimo accolto le richieste dell'Unione Europea che lui appoggiava insieme a Silletti, avremmo dovuto abbattere non solo gli alberi infetti ma tutti quelli presenti in un raggio di 100 metri intorno. Una follia.