La Ministra, nominata dalnPresidente Mattarella assieme alla nuova compagine del Governo Conte 2, ènfinita nell’occhio del ciclone degli “odiatori” del web, per l’abitonusato durante il giuramento al Quirinale, il suo aspetto fisico e il livello dinistruzione (Teresa Bellanova non è laureata, ha conseguito la licenza media pernpoi cominciare a lavorare come bracciante agricola). Al tempo stesso, innrisposta al clima d’odio, si è immediatamente mossa una vera e proprian”macchina della solidarietà” nei confronti della Ministra, che hantoccato anche la nostra città.
Ad entrare nel merito è stata proprio la nota politica e imprenditricenlocale, la consigliera Laura De Mola, coordinatrice provinciale di ForzanItalia. La consigliera è intervenuta ieri, venerdì 6 settembre, dal palco dinEverest, la manifestazione dedicata ai giovani di Forza Italia che si tiene innqueste ore a Giovinazzo. Ed è proprio a loro, ai giovani, che la De Mola haninteso rivolgersi.
«Ho letto gli insulti rivolti al Ministro Bellanova: dire chensiano vergognosi ed indecenti è dir poco. Non condivido la nascita di questonGoverno, del quale fa parte il Ministro, ma sono fortemente convinta che lanpolitica debba parlare di contenuti e non di outfit, né di aspetti estetici,ntanto meno di titoli d’istruzione. Al tempo stesso – rimarca De Mola – ritengonche sia ora di porre un freno al clima d’odio che si è diffuso nel nostronpaese. Credo che la Bellanova potrà essere giudicata per le politiche chensceglierà di mettere in atto – sottolinea la consigliera – e lo faremo comenpersone di partito, per mezzo dei nostri rappresentanti in Parlamento, conntutti gli strumenti messi a disposizione dal dibattito democratico. Schernirenuna donna, prima ancora che un Ministro, è il segno della decadenza dei nostrintempi. E lo dico – conclude la De Mola – proprio perché più di una volta, anchenla sottoscritta, è stata oggetto di epiteti a mezzo social fuori da ogni regolandi confronto politico. La mia più totale solidarietà alla Ministra, alla qualenio auguro invece buon lavoro».
Rivolgendosi ai giovani la De Mola ha sottolineato con forza: «Glinesempi da seguire sono altri, non gli odiatori del web. Sappiate sceglierenquelli giusti, affinché possiate diventare responsabili amministratori delnnostro domani».