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Trisciuzzi: «Passa il PEF 2019, 8.331.755,55 euro di servizi rifiuti senza sapere quali»

La Redazione
l’avv. Raffaele Trisciuzzi
«Quanto accaduto durante la Commissione Bilancio tenutasi nel pomeriggio di martedì 29 è l'ennesimo schiaffo in faccia alla trasparenza e alla decenza», dichiara il consigliere di opposizione
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«Quanto accaduto durante la Commissione Bilancio tenutasi nel pomeriggio di martedì 29 è l’ennesimo schiaffo in faccia alla trasparenza e alla decenza, in ambito di servizio raccolta rifiuti a Fasano».

Queste le parole del consigliere comunale l’avv. Raffaele Trisciuzzi, portavoce del Movimento 5 Stelle Fasano.

«Chiamati a deliberare, prima del consiglio comunale, sul Piano Economico Finanziario per il 2019, tutti i membri della Commissione (tranne il sottoscritto) hanno dato in fretta e furia parere favorevole su 8.331.755,55 euro di costi in materia di rifiuti, senza conoscere o poter informare nemmeno sui servizi che saranno prestati e la ditta che li eseguirà. Non è stato nemmeno concesso un rinvio della votazione per i dovuti approfondimenti da parte del Presidente Giuseppe Simone – aggiunge il consigliere comunale di opposizione -. I cittadini attenti, sicuramente ricorderanno quanto accaduto negli ultimi 3 anni di amministrazione: un crollo della differenziata, un servizio raccolta pessimo e incontrollato, prestazioni mai effettuate, costi TARI triplicati, una finta risoluzione contrattuale e un territorio sempre più sporco e abbandonato, eppure il sindaco Zaccaria continua a far finta di nulla.

Sin dall’insediamento la maggioranza ha approvato senza battere ciglio servizi e prestazioni mai effettuate dalla ditta Tradeco anche prima di giugno 2016 per poi addirittura prorogare il contratto fino al fallimento della stessa. Oggi invece – sottolinea Trisciuzzi – approva 16 miliardi di vecchie lire per il 2019, senza informare nessuno su come saranno spesi.
In campagna elettorale avevano detto l’esatto contrario, e dopo quasi tre anni di parole e tanta pazienza posso dire con certezza che non ha alcun senso, alcuna utilità e non produce alcun effetto cercare di dialogare o chiedere ascolto a questa amministrazione nelle sedi istituzionali.

Manca il passaggio in Consiglio Comunale, ma se i cittadini non scendono in piazza contro questa presa in giro ormai reiterata, possono scordarsi il cambiamento o un progresso nel settore ambientale, perché parlare ore ed ore in consiglio, in commissione o altrove con i sordi, è una inutile perdita di tempo, irrispettosa nei confronti dei cittadini, che si aspettano dialogo e condivisione su scelte così importanti».

giovedì 31 Gennaio 2019

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