Politica

Zaccaria replica: «La nostra visione di utilizzo della costa è distante da quella di Di Bari»

La Redazione
il sindaco Francesco Zaccaria
«Il demanio marittimo come ricordato dall'assessore De Leonardis è un bene prezioso, delicato e limitato», queste le parole del sindaco in risposta al consigliere comunale Di Bari
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«Sono contento che il consigliere Di Bari finalmente si preoccupi di turismo e Piano costa: meglio tardi che mai. Lo tranquillizzo perchè, così come accaduto per altri provvedimenti, avvieremo un confronto sul lavoro svolto anche se, temo, che la nostra visione di utilizzo della costa è distante da quella immaginata dal consigliere Di Bari.

Queste le parole del sindaco Francesco Zaccaria in risposta alla richiesta del consigliere comunale Lello Di Bari di convocare una conferenza dei capigruppo per “discutere delle attività tecniche e degli indirizzi più idonei per la definizione dello strumento di pianificazione” (leggi qui).

Approfitto di queste poche righe per sfatare, una volta per tutte, un falso storico, non con l’obiettivo di certificare una primogenitura ma, almeno, di ristabilire la giusta cronologia degli atti e dei fatti.

Il turismo a Fasano è nato e si è strutturato grazie ad un consiglio comunale del 10 agosto 2000, sindaco Donato De Carolis, assessore all’urbanistica Fabiano Amati. In quel consiglio comunale furono approvate 32 varianti puntuali: una scelta strategica, voluta fortemente dalla politica, che cambio il volto della nostra economia, consentendo a Fasano di diventare, grazie anche alla bravura degli imprenditori e dei lavoratori, una delle mete più ambite a livello mondiale. Da allora poco, molto poco; ricordo che solo grazie a noi e al contratto di global service per le luci, nel giro di qualche mese, riusciremo a illuminare alcune delle strade, oggi al buio, che conducono ai resort più importanti della nostra città.

Un merito riconosco a Di Bari, che ha dato slancio internazionale al nostro turismo: la sua foto con il turbante in testa durante il matrimonio degli indiani di quattro anni fa.

Il demanio marittimo come ricordato dall’assessore De Leonardis è un bene prezioso, delicato e limitato. Noi abbiamo il compito di pianificarlo, preservando la storia dei bagnanti e l’esigenza dell’impresa di continuare a creare sviluppo e posti di lavoro. Un compito delicato, che richiede grande equilibrio, sobrietà e consapevolezza che il demanio marittimo, oltre a essere un bene limitato, rappresenta un ecosistema delicato, che va trattato con i guanti perchè i danni prodotti sono spesso irreversibili, sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico».

venerdì 21 Settembre 2018

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