Politica

Lavori pubblici e cultura, Annarita Angelini traccia il bilancio della sua attività amministrativa

La Redazione
L'assessore Annarita Angelini
Ad una settimana dall'ingresso in maggioranza del gruppo consiliare "Uniti per Fasano" abbiamo voluto sentire l'arch. Angelini, assessore in carica per due anni dall'insediamento della Giunta Zaccaria nel 2016
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Ad una settimana dall’ingresso in maggioranza del gruppo consiliare “Uniti per Fasano”, a cui ha fatto seguito la nomina di Giuseppe Ventrella quale assessore ai Lavori Pubblici, Mobilità e Pedonalità e Politiche Comunitarie, abbiamo voluto sentire l’arch. Annarita Angelini, assessore in carica per due anni dall’insediamento della Giunta Zaccaria nel 2016.

L’arch. Angelini era espressione del movimento “in Comune”, formazione civica uscita dalla maggioranza in primavera, e traccia per Fasano Live un bilancio della sua attività amministrativa ai lavori pubblici e alla cultura.

Arch. Angelini, due anni di impegno per i lavori pubblici e la cultura. Può illustrarci brevemente cosa ha lasciato e quale attività ha maggiormente caratterizzato il suo mandato nel settore delle opere pubbliche?

Due anni hanno una durata relativa: possono essere sufficienti per pianificare interventi e servizi, innescare dei processi, realizzare opere pubbliche di lieve entità, fare delle scelte su come operare rispetto a dei servizi pubblici o semplicemente evitare ciò che è stato fallimentare o non particolarmente funzionale provando altre strade e, soprattutto, fare in modo che, in tempi congrui rispetto a ciascun adempimento, seguano i fatti, i cambiamenti, le conferme, auspicando che questi siano migliori dello stato di partenza.

Mi riferisco non solo alle manutenzioni ordinarie degli immobili comunali, includendo le scuole, per cui abbiamo voluto sperimentare altri modalità di intervento, che stanno già dando buoni risultati in termini di efficacia ed efficienza, ma anche alle “manutenzioni straordinarie” degli spazi pubblici come, ad esempio, i chilometri di asfalto già realizzati non nell’imminenza della campagna elettorale, interrompendo una prassi consolidata, il rifacimento di Largo Pitagora e di via Carlo Alberto, di immobili pubblici come la Chiesa del Cimitero di Montalbano, di scuole con piccoli ma significativi interventi come l’ascensore nella scuola media Fortunato o il rifacimento dei bagni della scuola dell’infanzia Sant’Elia, del rifacimento parziale, tanto atteso, della copertura del Teatro Sociale.

Mi riferisco, inoltre, alla nuova gestione, mediante convenzione CONSIP, del servizio di manutenzione della pubblica illuminazione, compresi gli impianti semaforici, che sta garantendo interventi di riparazione pressoché immediati, oltre alla progressiva sostituzione su tutto il territorio comunale dei corpi luce con tecnologia LED.

Due anni, invece, non sono sufficienti per vedere la realizzazione di medie e grandi opere per la cui pianificazione e finanziamento si è lavorato sodo. Mi riferisco, in particolare, ai due importanti finanziamenti ottenuti: la Biblioteca di Comunità, ovvero 2 milioni di euro per il restauro dell’ala nord dei Portici delle Teresiane, la cui gara di appalto è attualmente in corso, e la pista ciclabile da Fasano alla Stazione, fino a Egnazia, circa 740 mila euro, oggi in fase di progettazione esecutiva.

Poi ci sono opere necessarie come, per esempio, il canile sanitario i cui lavori sono stati avviati, il canile rifugio appena approvato, i lavori per lo Stadio Comunale “V. Curlo”, appaltati e in fase di esecuzione in tempi molto rapidi, ed il miglioramento funzionale di via Eroi dello Spazio a Pezze di Greco presso la scuola primaria, approvato ed in attesa di gara di appalto.

Si è in attesa invece dei risultati circa la candidatura a bandi regionali di cinque scuole del territorio di Fasano, rispettivamente, i plessi via Galizia a Fasano, G. Galilei a Pezze di Greco e G. Fortunato a Montalbano, circa l’efficientamento energetico, mentre Collodi e Madre Teresa di Calcutta a Pezze di Greco per la ristrutturazione, l’adeguamento degli impianti ed il miglioramento sismico delle strutture

Per quanto riguarda la mobilità, si sono operate scelte sugli strumenti di pianificazione, mi riferisco al Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS), che inciderà e verrà recepito da altri strumenti di pianificazione come la Rigenerazione Urbana, il Piano Coste e il PUG, oltre ad essere propedeutico nella pianificazione, finanziamento e realizzazione di opere infrastrutturali.

Lo studio ha prodotto scelte anche sul trasporto pubblico locale (TPL) che ha visto, per il momento, l’introduzione di un nuovo tragitto di collegamento con la Zona Industriale Nord.

Previsto negli obiettivi 2018 è l’iter per l’affidamento del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), il quale determinerà la pianificazione degli interventi da farsi in tal senso con conseguente ricaduta sociale e culturale sul territorio, di cui, evidentemente, non seguirò i processi.

E per quanto riguarda la cultura?

Per quanto attiene alla cultura, oltre a garantire la consueta collaborazione con le associazioni presenti sul territorio, l’attenzione è stata rivolta ad alcune iniziative di carattere innovativo, sperimentale, o semplicemente inedite, nei limiti delle risorse messe a disposizione.

Nel garantire attenzione ai processi di diffusione della cultura, ho lavorato sulla funzione della Biblioteca Comunale, rafforzando il ruolo inclusivo attraverso spazi di lettura integrativi anche per i più piccoli, per gli ipovedenti, favorendo la diffusione dei servizi sul territorio, e ricordo che è prossima la riapertura della Biblioteca di Montalbano, favorendo i processi di partecipazione e indagine che ci hanno permesso di lavorare in modo puntuale sul progetto della Biblioteca di Comunità.

Durante i due anni sono stati organizzati incontri che hanno trattato, tra l’altro, di pari opportunità, educazione di genere e inclusione, organizzando presentazioni di libri, implementando gli spazi a disposizione, sperimentando nuovi spazi pubblici come scenari di eventi culturali e sociali, rafforzando il collegamento tra istituzione e scuola pubblica con il coinvolgimento degli studenti, attraverso incontri con professionalità esperte in tema di lettura, integrazione, musica e sperimentazioni, teatro.

Ho avuto anche il compito di operare delle scelte circa i protagonisti degli eventi sia in campo musicale che teatrale.

In tutti i settori devo esprimere la mia profonda riconoscenza ai dirigenti e dipendenti comunali che, nonostante l’obiettiva carenza di organico, hanno lavorato con impegno per la realizzazione degli obiettivi prefissati, accogliendo, integrando, migliorando le indicazioni date loro.

Devo ringraziare il Sindaco, i colleghi di giunta e i consiglieri di maggioranza per il confronto costante e il lavoro organico su progetti trasversali.

Nel corso del Consiglio Comunale del 28 marzo, il consigliere del movimento “in Comune”, di cui lei era espressione, ha votato contro il Programma Triennale delle Opere Pubbliche da lei elaborato e proposto, marcando una posizione netta di distanza dalla maggioranza e segnando la sua presenza in Giunta. Ci può dire cosa è successo?

Durante il consiglio Comunale citato, il consigliere del movimento “in Comune” di cui ero espressione in Giunta, ha votato contro una serie di provvedimenti, tra cui il Programma triennale delle Opere Pubbliche, esprimendo il proprio disappunto circa le azioni dell’amministrazione comunale condotte fino a quel momento, non riconoscendosi più parte della maggioranza.

I nostri punti di vista si sono rivelati divergenti, ho difeso il lavoro fatto e sono rimasta nella squadra di governo, ma la mia posizione in Giunta era chiaramente compromessa non avendo più alcuna copertura politica dal movimento di cui facevo parte.

Certo… voglio essere sincera, ho anche sperato che i calcoli elettorali non prevalessero sul buon senso e quindi che l’allargamento della maggioranza, alla fine, non toccasse il settore Lavori Pubblici, considerando il buon lavoro svolto e l’enorme sforzo di previsione e programmazione. Insomma avrei voluto raccogliere i frutti della mia semina.

Il suo impegno è stato apprezzato e riconosciuto da molte persone, anche appartenenti a schieramenti politici oggi all’opposizione. A cosa pensa sia stata dovuta la sua mancata conferma in Giunta?

Ho lavorato con impegno e costanza date le grandi responsabilità che mi erano state affidate.

Ho pianificato il lavoro e ne ho accettato i limiti di applicazione, ho ricevuto attestati di stima che mi hanno gratificata e sorpresa allo stesso tempo e per cui sono riconoscente.

Mi è stato, infine, chiesto di rimanere in Giunta nonostante fosse venuto meno l’accordo politico iniziale, considerata l’uscita del movimento “in Comune” dalla maggioranza e la mia conseguente uscita dal movimento stesso.

Avrei, però, dovuto rinunciare a due delle deleghe per cui ero stata designata ad inizio mandato, ovvero Lavori Pubblici e Mobilità.

Questa è stata la condizione che non mi sono sentita di accettare… l’assenza di deleghe di competenza tecnica per cui avevo accettato il ruolo ad inizio mandato, per cui ho congelato la mia professione negli ultimi due anni, per incompatibilità con le deleghe, e per cui ho impiegato la maggior parte del mio tempo, pur di rispettare gli impegni assunti.

Dati anche gli equilibri politici sopraggiunti non ho avuto, a differenza di altri, possibilità di scelta, tranne quella di rinunciare.

mercoledì 8 Agosto 2018

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