Politica

Si allarga la maggioranza: Di Bari e Scianaro “costretti” a seppellire l’ascia di guerra

Graziana Lacirignola
Comune di Fasano
Zizzi, Pagnelli, Albanese e Fanelli irrobustiscono la maggioranza; Di Bari e Scianaro verso una pace "forzata"
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Tanto tuonò che piovve!

L’allargamento della maggioranza è stato ufficializzato ieri, sabato 28 luglio, in una conferenza stampa indetta per presentare la nuova Giunta Comunale conseguente all’entrata nella “squadra” del Sindaco Zaccaria di Zizzi, Pagnelli, Albanese e Fanelli, componenti del nuovo gruppo consiliare “Uniti per Fasano”.

A due anni dalle elezioni comunali cambia radicalmente il quadro amministrativo fasanese: Di Bari & C. che al ballottaggio appoggiarono il candidato sindaco di centro sinistra, restano insieme al pentastellato Trisciuzzi e al salviniano Scianaro “soli” all’opposizione, mentre i quattro componenti che sostenevano il candidato sindaco Giacomo Rosato, passano dall’altra parte della barricata per allearsi con l’allora “nemico” Zaccaria.

Beffardo il destino: il forzista Di Bari, che all’epoca decise e consigliò ai suoi elettori di sostenere il Sindaco Zaccaria al ballottaggio spinto soprattutto dall’astio nei confronti di Scianaro (colpevole di essere il tredicesimo firmatario del documento di sfiducia che decretò la fine anticipata della sua amministrazione), oggi può contare solo sull’appoggio di colui che per lungo tempo è stato additato come un Giuda (impossibile – termine improprio in politica – sperare in un’opposizione congiunta con il pentastellato).

Un alleato prezioso quanto scomodo Scianaro, perché, sempre per una bizzarria del fato, a differenza del passato è lui l’esponente del partito politico più rappresentativo a livello nazionale.

Non vi è dubbio che il centro destra, ormai sfibrato all’interno del consiglio comunale e del tutto assente come realtà politica nel contesto sociale fasanese, non possa fare altro che tornare unito, mettendo da parte i vecchi rancori e seppellendo l’ascia di guerra… Almeno ufficialmente!

Perché è risaputo che la fiducia è come il vetro: una volta rotto non si ripara più.

Se la situazione tra i banchi dell’opposizione non è tra le più rosee, non si può certo dire che questo allargamento non porti con sé nuove problematiche tra i gruppi che compongono l’amministrazione Zaccaria.

Un numero più alto di componenti all’interno della maggioranza ha come logica conseguenza una drastica riduzione del “peso specifico” di ciascun consigliere e questa proporzione inversa facilita “infiltrazioni” esterne che potrebbero condizionare e finanche ostacolare le scelte del Sindaco che, come su una scacchiera, potrebbe essere messo sotto scacco da più pedine.

Il timore di una mancanza di coesione e di condivisione del programma amministrativo o di alcuni suoi obiettivi fondamentali, implicitamente espresso prima che l’allargamento si realizzasse da più componenti di diversi gruppi consiliari, si fa più concreto in relazione all’eterogeneità della squadra amministrativa stessa.

Bisognerà, infine, comprendere se l’attribuzione degli assessorati sia stato il risultato di una valutazione delle specifiche peculiarità e attitudini dei nuovi componenti della Giunta comunale ovvero abbia seguito logiche di “spartizione” finalizzate ad accontentare le diverse forze (vecchie e nuove) di maggioranza, al di là delle personali competenze dei “nuovi” assessori negli ambiti loro assegnati.

Tuttavia, sarebbe pregiudizievole esprimere giudizi sommari sulle qualità dei prescelti; sarà il tempo a fornire dati sufficienti per valutare la bontà delle scelte effettuate dal primo cittadino.

domenica 29 Luglio 2018

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