Il possibile restyling dell’esecutivo cittadino, argomento che sta tenendo banco nelle discussioni di piazza da qualche settimana ed elevato a rango di notizia dalle testate giornalistiche locali, sembra ormai abbandonare le sembianze informi di un ectoplasma per assumere forme sempre più definite e certe.
Le voci circa le nuove nomine assessoriali non sono state confermate, ma sembra ormai certa un’evoluzione, più che uno stravolgimento, della giunta di Francesco Zaccaria che, nel complesso, non sembra vedrà mutata la sua struttura originaria.
Più composita appare invece la questione, strettamente connessa all’argomento appena trattato, dell’allargamento della maggioranza.
Non è richiesta certo una approfondita conoscenza delle dinamiche politico-amministrative, per comprendere che la decisione di “rafforzare” la maggioranza non può essere il risultato della volontà di un singolo individuo (il Sindaco), ma la decisione deve essere valutata e condivisa dai vari gruppi di maggioranza.
L’ingresso di nuovi componenti all’interno di una maggioranza che ha raggiunto, tra alti e bassi, una propria identità, non può definirsi una mera operazione numerica; non si tratta, cioè, si “contare le teste”, ma di accertare la reale esistenza di una coesione attorno a linee programmatiche, che risultino comuni e partecipate.
È questo il nocciolo duro, che obbliga un cospicuo numero di consiglieri dei diversi gruppi di maggioranza (PD, AltreMenti, Fasano2016), ad una prudenziale riflessione prima di dare l’ok all’ingresso di Zizzi, Fanelli e Pagnelli tra i loro banchi.
La reale esistenza di un filo rosso che unisca i tre consiglieri, che al momento occupano i banchi della minoranza, all’attuale maggioranza deve essere provata in Consiglio Comunale e quale migliore occasione se non la prossima adunanza (che si terrà il 22 pv) durante la quale si discuterà l’approvazione del bilancio?
Un’opposizione che non contesta, dimostra di approvare l’operato dell’amministrazione e un voto favorevole dei tre consiglieri potrebbe segnare l’inizio di un percorso finalizzato a creare un clima di maggiore fiducia, rispetto a questo allargamento, da parte di tutti i consiglieri di maggioranza.