Politica

Movimento In Comune denuncia: «Sanità in cerca di Soccorso»

La Redazione
In Comune Fasano
Il gruppo di In Comune rimarca le conseguenze della chiusura del presidio di Pronto Soccorso nel maggiore comune della provincia di Brindisi
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«Il gioco è vecchio ma la gente ci casca sempre: la politica è sempre più concentrata nel proporre ai cittadini come indispensabili scelte inutili e fare credere inutili azioni e scelte che sono palesemente indispensabili.

Il vero capolavoro della politica locale e regionale in tal senso è quello della chiusura di tutti gli ospedali di paese, Fasano e paesi vicini compresi».

Il gruppo di In Comune rimarca le conseguenze della chiusura del presidio di Pronto Soccorso nel maggiore comune della provincia di Brindisi.

«Prendi un territorio di 40.000 anime che, a petto gonfio, la nostra amministrazione proclama superare in estate le 100.000 unità, poi chiudi ogni servizio sanitario di urgenza e proclama al tempo stesso che, in un futuro radioso, ben 290 posti letto splenderanno nelle contrade fra Fasano e Monopoli.

Peccato che la realtà sia molto più prosaica e triste: metti una sera un fasanese con una fibrillazione in atto, metti la corsa a quel tristissimo punto di accoglienza chiamato pomposamente PTA di Fasano, metti il trasferimento in ambulanza fino all'ospedale Perrino di Brindisi ed attendi la conclusione solita… quella di rimanere abbandonato in codice arancione fra altri 40 casi, più o meno urgenti, in una barella di un Pronto Soccorso al collasso.

Peccato che il cuore abbia un brutto vizio: più lo lasci a fibrillare e meno lui ha voglia di tornare a battere regolarmente, più le probabilità di lasciarci la pelle aumentano, e quindi le probabilità di salutare definitivamente questi ameni posti ambiti da mezza Italia.

La storia dell'incubo notturno del fasanese fibrillante finisce dopo 10 ore, grazie ad un provvidenziale cardiologo di turno, a cui non resta che riportarti alla normalità con l'ausilio di una bella scarica elettrica da 120 joule. Una scarica che si poteva evitare se solo ci fosse stato un pronto soccorso degno di questo nome; un danno cardiaco, (seppur temporaneo) che il malcapitato poteva risparmiarsi se la politica avesse mai deciso di utilizzare il metro della razionalità e non quello della carriera personale, fatta a scapito della salute del cittadino comune.

A questo punto è lecito chiedersi:

1) il turista affascinato dalle bellezze della nostra terra, sa che cosa lo attende se mai dovesse capitargli non un infarto (speriamo proprio di no!) ma anche una semplice frattura mentre gode del paesaggio nostrano?

2) Il bambino della pubblicità che tanto agogna di tornare alla sua amichetta Olivia (roba da dare l'ergastolo al pubblicitario che ha scritto la sceneggiatura) sa che se dovesse succedergli qualsiasi cosa deve prima studiare la differenza fra PTA, Pronto Soccorso Pugliese e Pronto Soccorso vero?

3) La bandiera Blu di cui tanto ci fregiamo (per via di mare e servizi di qualità) ma tiene o meno in conto anche i servizi sanitari? Attendiamo ancora fiduciosi l'apertura del Punto di Primo Soccorso estivo a Torre Canne…

E la beffa arriva in questi giorni dal governo regionale che pomposamente annuncia ben 6000 assunzioni e stabilizzazioni (!!) nei ranghi della sanità pugliese. Ma, guardando un po' meglio, scopri che in tutta la provincia di Brindisi siamo ad appena 6 medici (sei!!) a rinforzare una situazione al collasso. Ma con quale coraggio si parla ai cittadini sapendo poi che il Pronto Soccorso del Perrino si regge su soli due medici in turno di notte? Quanta malafede nelle loro parole?

Ed allora ci si chiede ancora: l'estate è alle porte e per l'ennesima volta chi pagherà per le scelte scellerate che hanno portato alla distruzione di quella sanità locale, di quei presidi di pronto soccorso di paese, dove si svolgeva quella preziosa funzione di filtro che evitava l'intasamento dei nosocomi più grossi? Quanta gente morirà anche in questa estate, che si annuncia tra le più torride a memoria d'uomo?

Tante, troppe, carriere personali sono cresciute all'ombra dell'ex-nosocomio di Via Nazionale dei Trulli; a questi signori una sola domanda: ma non dovevate incatenarvi per salvare l'Ospedale? Vi servono catene e lucchetti oppure fate da soli?».

venerdì 24 Giugno 2022

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Nedo Rugo
Nedo Rugo
1 anno fa

Professore in cerca di pubblico. Gli elettori da mò che sono finiti…