Politica

Molotov ospedale Monopoli-Fasano, Amati: «Gesto vigliacco. Fare presto la migliore risposta»

La Redazione
Fabiano Amati
Ritrovata una bottiglia incendiaria davanti all'ingresso del cantiere con all'interno un biglietto di minacce
scrivi un commento 32

«Le bottiglie molotov e le minacce sono da sempre un gesto tanto meschino quanto vigliacco. Operai e impresa impegnati nella costruzione dell’ospedale Monopoli Fasano hanno tutta la mia solidarietà e la risposta a quanto accaduto sono certo che si trasformerà in ulteriore determinazione per portare a termine al più presto i lavori, recuperando i mesi di ritardo».
n
nLo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio e programmazione della Regione Puglia, Fabiano Amati, intervenendo a seguito della notizia del ritrovamento mercoledì mattina di una bottiglia incendiaria davanti all’ingresso del cantiere con all’interno un biglietto di minacce.
n
n«Quanto accaduto mercoledì mattina è un fatto grave, e comprendo sul piano umano lo stato d’animo di chi deve lavorare dopo aver subito minacce. Ma quel cantiere è una delle più belle risposte che la regione vuole dare alla comunità. Si tratta di una struttura ospedaliera per curare malattie gravi destinata ad un bacino di utenza che non ha mai avuto un’opera di questo livello finora. E perciò nulla potrà fermarci».

n

domenica 19 Settembre 2021

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Bobby Sands
Bobby Sands
2 anni fa

Non fare il finto tonto, hai capito bene che l'hanno messa Emiliano e Di Bari

Franco
Franco
2 anni fa

Mah non vorrei che la molotov fosse solo un diversivo per coprire i tanti problemi dell'opera, non ultimo gli appalti e i ritardi.

Pastore Giovanni
Pastore Giovanni
2 anni fa

Il gesto è comunque segno di irresponsabilità in un momento in cui i bisogni dei cittadini interessati sono ampiamente testimoniati da insopportabili liste di attesa e dalla difficoltà di ricoverare malati di cancro,di cuore,diabete ecc. perchè negli ospedali non c'è posto.