Cultura

Il Salvemini conquista il titolo di “Scuola Amica FAI”

La Redazione
Scuola Amica FAI
L'istituto ha preso parte al progetto indetto dal Fondo Ambiente Italiano con il progetto "FAI paesaggio con prodotti tipici dell'alpe pugliese"
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Finanziato con il fondo di Istituto e ampiamente sostenuto dalla lungimirante dirigente scolastica, prof.ssa Maria Convertino, “FAI paesaggio con prodotti tipici dell’alpe pugliese” è il progetto con il quale un gruppo di studenti delle classi 3^C Enogastronomia/Prodotti Dolciari e 4^C Enogastronomia/Sala e vendita dell’IPSEOA “G. Salvemini” di Fasano ha partecipato al concorso nazionale “Il paesaggio dell’alpe” indetto dal FAI – Fondo Ambiente Italiano nell’a.s. 2019/2020, meritando, in virtù del proprio significativo contributo, il titolo di “Scuola Amica FAI”.

Il riconoscimento è arrivato a conclusione di un anno difficile, contraddistinto da una virulenza estrema che la dirigente, prof.ssa Maria Convertino, ha saputo affrontare con perizia e determinazione. L’emergenza igienico-sanitaria, a cui il Coronavirus Covid – 19 ci ha condannato, ufficialmente dal 05 marzo 2020, ha segnato tutti noi profondamente. Ma se da una parte ha bloccato le nostre esistenze, impadronendosene, negandoci la libertà quotidiana e imponendoci i ritmi giornalieri, dall’altra, paradossalmente, ci ha offerto più opportunità: rivalutare la vita e i valori fondamentali che la contraddistinguono e rivisitarla alla luce delle nuove esigenze intervenute.

Il progetto, svolto prevalentemente in presenza in orario extracurricolare e concluso a distanza per la delicata fase di rifinitura e per il caricamento degli elaborati sulla piattaforma FAI del concorso, ha mirato allo sviluppo delle competenze chiave europee, attraverso la progettazione di itinerari di viaggio nelle terre dell’alpe di Puglia, in un’ottica trasversale a più discipline di studio curricolari, con uno sguardo attento alla cittadinanza attiva e responsabile e allo sviluppo sostenibile. La metodologia di lavoro è stata incentrata sul JigSaw (letteralmente gioco a incastro, puzzle), strategia didattica di apprendimento collaborativo in cui gruppi di due-tre studenti, con preparazione eterogenea, hanno finalizzato il proprio lavoro alla realizzazione di un compito autentico.

Gli alunni hanno potuto attuare quanto espresso nella raccomandazione del 22/05/2018 dal Parlamento Europeo in merito alle competenze intese come combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti; posti in situazione reale, hanno messo in atto strategie personali per la pianificazione di un itinerario di viaggio organizzato in uno storytelling da presentare ai compagni e del quale verificare la fattibilità. Ogni alunno si è trovato protagonista del processo di apprendimento in chiave interdisciplinare.

Sotto la regia della docente referente di progetto, prof.ssa Luciana Carmela Menga, che costantemente ha garantito motivazione, guida e supporto in caso di difficoltà, e con l’ausilio della prof.ssa Antonia Ladogana, ogni alunno ha approfondito la conoscenza del territorio oggetto di studio e del paesaggio che lo identifica e ha potuto capire l’importanza e la necessità di difenderne e diffonderne i valori. Ha altresì preso atto che il patrimonio culturale di cui disponiamo, inteso nella sua più estesa accezione, è il retaggio dei nostri antenati che hanno voluto lasciarci un progetto ricco di amore e di fiducia nella vita e soprattutto carico di futuro, garantito dal dovere di tutela, valorizzazione e salvaguardia.

Il lavoro svolto, che ha richiesto molto impegno sia da parte degli alunni, sia da parte della docente referente, prof.ssa Luciana Carmela Menga, ha permesso il superamento dell’approccio accademico tradizionale incentrato sulla memorizzazione meccanica di molteplici nozioni slegate e indipendenti le une dalle altre; ha favorito la motivazione all’apprendimento significativo attraverso esperienze complesse orientate alla realizzazione di un compito autentico realmente spendibile nella realtà; ha consentito la centralità dello studente nel processo di apprendimento/insegnamento, diventato osmosi dei saperi in virtù della collaborazione reciproca e della condivisione di metodi, materiali di studio e idee.

Prediligendo il turismo di prossimità, Rosanna Martellotta, Marianna Romanazzi e Rossella Laneve, sono state autrici dello storytelling “Percorso storico, architettonico, enogastronomico sul territorio di Martina Franca”; a complemento, Vitangelo Convertini ha sviluppato lo storytelling “Alla scoperta dell’alpe pugliese: percorso naturalistico, enogastronomico e vinicolo nei paesaggi mozzafiato della Valle d’Itria”; un po’ più a nord si sono orientati Lorenzo Gimignani, Alice Ferrara, Antonio Alò, autori dello storytelling “Da Fasano al Gargano tra storia, cultura, enogastronomia”.

Il progetto ha avuto un esito soddisfacente e si è concluso con “la consegna a distanza” degli attestati di partecipazione al concorso FAI e di riconoscimento di “Scuola Amica FAI”. Essi certificano il lavoro di ricerca e riflessione svolto sull’ambiente e sul paesaggio pugliese, in linea con la disciplina “Cittadinanza e Costituzione”, in quanto i valori delle attività e dei progetti del FAI sono conformi a quelli dell’articolo 9 della Costituzione Italiana.

L’aver portato a termine il compito assegnato, in un momento così difficile come quello che ancora stiamo vivendo, è espressione della grande attenzione che l’IISS “G. Salvemini” ha per il paesaggio italiano, bene comune nel quale affondano le radici della nostra identità e del quale dobbiamo essere orgogliosi e strenui custodi.

Per gli studenti un’opportunità di crescita, per la DS, prof.ssa Maria Convertino e per la referente di progetto, prof.ssa Luciana Carmela Menga, una notevole gratificazione umana e professionale.

sabato 11 Luglio 2020

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