Si avvia verso la conclusione Festival della Scienza dedicato al rapporto tra scienza, cittadini e politica.
Le ultime due giornate sono prevedono cinque incontri che si svolgeranno tra oggi (sabato 20) e domani (domenica 21 ottobre) tra la Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città e il teatro Sociale di Fasano.
Oggi alle ore 10,30 nella sala di Rappresentanza del Comune (e non al teatro Sociale) si parlerà di agricoltura con l’incontro sul tema “AI, A come Agricoltura, I come innovazione”. A confrontarsi saranno Giordano Masini, imprenditore agricolo amministratore e caporedattore di “Strade”, Deborah Piovan, portavoce del manifesto “Cibo per la mente”, Giacomo Scarascia Mignozza, del Dipartimento di Scienze agro-ambientali e Territoriali dell’Università di Bari, coordinati dal giornalista di Canale 7 Gianni Tanzariello. AI è il famoso acronimo inglese per Artificial Intelligence, ma, tradotto nell’idioma del Bel Paese, può stare anche per Agricoltura e Innovazione: un binomio imprescindibile. Perché l’agricoltura ha sempre innovato, per tradizione: semplicemente non può fare altrimenti. E d’altra parte, dall’epoca di Tertulliano (211 d.c.) ai giorni nostri, il timore di chi abita sulla Terra è sempre stato lo stesso: ci sarà da mangiare abbastanza per tutti? Non sarà allora che il vero biologico è tecnologico, ossia frutto della capacità di conoscenza, volontà, libertà e responsabilità dell’essere umano?
Alle ore 18,00 il festival si sposta la teatro Sociale per la sessione pomeridiana che prevede due incontri il primo sul tema “Tra antiche piante e nuove tecnologia: genome editing e altri strumenti per l’agricoltura del futuro”vedrà gli interventi di Vittoria Brambilla, Bruno Mezzetti, professore Ordinario di Arboricoltura al Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università Politecnica delle Marche e Cinzia Montemurro del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli alimenti dell’Università di Bari, coordinati dal giornalista Massimiliano Scagliarini della Gazzetta del Mezzogiorno. Tra gli acronimi che raccontano degli sviluppi delle bio-tecnologie, CRISPR è uno dei più recenti, affascinanti… e difficilmente pronunciabili: una tecnica che sta cambiando la biologia e molto probabilmente trasformerà la medicina e l’agricoltura. Ma l’editing del genoma non è la sola tecnologia vegetale: altre si sviluppano e sono oggetto di ricerca, così come non si tratta solo di “correggere errori” e migliorare la qualità delle piante e della vita in genere. Con le moderne bio-tecnologie si può progettare il futuro ma anche guardare al passato, recuperando antiche specie e colture tradizionali.
Il secondo incontro della serata, programmato per le ore 19,00 è di particolare attualità: “Vaccini e opinioni: perché la scienza non può essere democratica” e vedrà gli interventi di Andrea Grignolio, docente all’Università La Sapienza di Roma, Pierluigi Lopalco, epidemiologo ed esperto di vaccinazioni e Stefano Termite, dirigente del Servizio Igiene della ASSL Brindisi, coordinati dal giornalista e scrittore Gerardo D’Amico. Nonostante i vaccini siano l’intervento medico-sanitario che ha salvato più vite e migliorato lo stato di salute globale, sono i Paesi con alta aspettativa di vita e livello d’istruzione a mostrare le più acute resistenze, con il conseguente calo delle coperture. Quali sono le ragioni? Quali gli strumenti? Un incontro per capire meglio cosa sono i vaccini, come funzionano, quanto sono sicuri e cosa s’intende per obbligatorietà di vaccinarsi.
Nella giornata conclusiva, domani domenica 21 ottobre, il festival della Scienza prevede due gli incontri alle ore 10,30 a Palazzo di Città e alle ore 16,30 al teatro Sociale.
In mattinata il tema dell’incontro sarà: “In Scienza e Giurisprudenza: quale diritto per la ricerca?” vedrà il confronto tra Antonio Incampo, professore ordinario di Filosofia del diritto dell’Università di Barie Luca Simonetti, avvocato e autore di libri su alimentazione, scienza e giustizia, coordinati dal direttore di Telenorba, Enzo Magistà. La cronaca più recente ci ha messo davanti anche a qualche orrore legale e giudiziario: dai casi Di Bella e Stamina al processo agli scienziati per il terremoto dell’Aquila. Se la Scienza, in Italia, suscita qualche sospetto è anche vero che ciò succede, spesso, a causa della troppa ignoranza in materia. Ci sono troppe approssimazioni a regolare, ancora oggi, il rapporto tra Scienza e Diritto: l’unico possibile antidoto è una riflessione su questo rapporto, e molto probabilmente l’elaborazione di una originale filosofia del diritto che accolga la sfida della ricerca e dell’innovazione tecnologica.
L’incontro pomeridiano che chiude il Festival della Scienzaed è uno dei più attesi di tutta la manifestazione; sul tema “Cultura, Ricerca, Costituzione: l’eredità del passato e lo sguardo verso il futuro” si confronteranno Giulio Giriello, filosofo, accademico ed epistemologo e Giovanni Maria Flick, giurista, accademico, Ministro di grazia e giustizia del governo Prodi I e già Presidente della Corte costituzionale.
All’articolo 9 della nostra Costituzione si legge che “La Repubblica promuove la cultura e la ricerca scientifica e tecnica” mentre, al contempo, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Passato e Futuro: non c’è cultura e sviluppo sociale senza recupero attento della tradizione e, insieme e conseguentemente, capacità di vedere e progettare il futuro. Uno sguardo corto, che mette a fuoco solo l’immediato presente – magari perché il futuro non è garantito, nell’investimento, dalla immediata profittabilità – ostacola la “libertà della ricerca”, senza la quale nessuna promozione culturale è immaginabile.
Il Festival della Scienza è una iniziativa promossa dal Comune di Fasano insieme al Politecnico di Bari, è finanziata dalla Regione Puglia (#WeareinPuglia), si avvale del sostegno di ENI, sponsor della manifestazione, e si avvale di partener quali la ASL Brindisi, la sezione di Brindisi del Fondo Ambiente per l’Italia, gli Istituti scolastici cittadini “Bianco Pascoli”, “Leonardo Da Vinci “ e “Gaetano Salvemini” e dell’azienda Agricola Pantaleo.