Oggi, 21 marzo 2021, la locale Università del Tempo Libero “San Francesco d’Assisi” celebra la “Giornata Nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime pugliesi di mafia”, istituita il 1° marzo 2017 dalla Camera dei Deputati.
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La presidente Palmina Cannone in un video presenta il programma odierno e spiega perché è stata istituita tale giornata. Intervengono: il dott. Emanuele Esposito, criminologo, che si sofferma sulla tematica “La Trasformazione mafiosa e la funzione criminale delle Donne”, e la dott.ssa Rosanna D’Urso, criminologa. Quest’ultima racconta “Vite di Donne pugliesi Vittime innocenti di mafia” e di altre organizzazioni criminali.
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La dott.ssa D’Urso ricorda, tra le altre donne, anche la fasanese Anna Pace che, il 5 ottobre 1999, venne travolta, mentre era in macchina con il marito Luigi Colucci e l’amica Generosa Amati, sulla statale 172 nelle vicinanze di Laureto, da un furgone carico di sigarette.
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I contrabbandieri stavano correndo all’impazzata per sfuggire ai finanzieri, quando sbandarono e andarono a sbattere prima sulla Fiat Tipo di Giuseppe Carparelli, e poi sulla Fiat Ritmo su cui viaggiava la signora Pace. Il furgone accartocciato fu abbandonato, mentre i due fuoristrada blindati, che scortavano il carico di “bionde”, tornarono sul luogo dell’incidente. Invece di prestare soccorso ai feriti, si preoccuparono solo di recuperare i cartoni delle sigarette. Anna si spense, nel pomeriggio del 12 ottobre, per le fratture multiple e le susseguenti lesioni interne. La nostra concittadina aveva una grande fede e forza interiore. Non sarebbe dovuta morire.
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Pertanto, è nostro dovere ricordarla insieme a tutte quelle donne che la criminalità feroce ha ucciso. Le tematiche, trattate dai due relatori e raccolte in sei video, si possono seguire sui canali social dell’Università: sito www.utlfasano.it, o su www.facebook.com/utlfasano e sul canale Youtube Associazione UTL Fasano. L’Università, con questa iniziativa, libra in alto la sua voce contro ogni tipo di criminalità ed educa alla Legalità.
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“Legalità è legittima se lega il forte, / se tutela il debole. / È il nodo che scioglie l’umano / legandone i legami. / Non c’è legalità fuori da quel legame / dove si stringe per meglio liberare”. (Coro sulla legalità, Valerio Magrelli)
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