Identificare gli autori e le loro opere fondamentali. Scoprire il teatro come forma di linguaggio anche letteraria. Interpretare criticamente un’opera d’arte ed acquisire la capacità di fruire di linguaggi alternativi. Questi gli obiettivi del progetto che vede coinvolti gli alunni e i professori dell’Ipseoa di Fasano, dal titolo “Cultura: che spettacolo”.
Responsabile del progetto, frutto di una collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e il Comune di Fasano, è ancora una volta Dora Di Bari, dopo i riscontri più che positivi del progetto dello scorso anno che aveva per titolo “Teatro: conoscerlo per amarlo”.
Un mini cartellone di quattro proposte, ma di notevole livello. Si comincia il 28 gennaio con lo spettacolo “Il Fuhrer dona una città agli ebrei” della compagnia “Motumus”, su testo di Mariano Dammacco e la regia di Maurizio Cicolella. A seguire l’11 febbraio, sarà la volta di “U’parrinu – la mia storia con padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia” di e con Christian Di Domenico. Quindi il 3 marzo con il Diaghilev Teatro che porta in scena “Lenòr” di Nunzia Antonino e la regia di Carlo Bruni. Si chiude il 10 marzo con “In nome del popolo italiano” nell’adattamento e la regia di Michele Bia.
I primi due spettacoli si terranno al Teatro Kennedy mentre gli ultimi due al Teatro Sociale.