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Il fasanese Francesco Cupertino candidato rettore al Politecnico di Bari

La Redazione
Francesco Cupertino
Tre le direttrici fondamentali della sua candidatura: benessere, qualità e sviluppo
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È il più giovane tra i cinque candidati al ruolo di Rettore del Politecnico di Bari. Francesco Cupertino, ingegnere, classe 1972, ha trascorso tutta la sua vita accademica, come studente prima e come docente poi, all’interno del Politecnico barese. Oggi è docente di “Convertitori, macchine e azionamenti elettrici” nel Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Informazione.

Orgoglioso del suo passato, fiero e partecipe del suo presente, concentrato e determinato per il futuro, Cupertino ha degli obiettivi concreti, contemporanei e innovativi, primo fra tutti la voglia di lavorare in rete con chi il Politecnico lo vive quotidianamente, ma anche con chi – enti ed aziende – in Puglia e al di fuori dei confini regionali e nazionali, trova nel Politecnico figure professionali sinonimo di garanzia e crescita.

Il suo sessennio, dal 2019 al 2025, renderebbe il Politecnico di Bari il posto ideale in cui studiare, insegnare, lavorare e fare ricerca. Insomma, il luogo migliore in cui progettare il futuro che è anche il titolo del suo programma. Il futuro di tutti: studenti, docenti, personale tecnico amministrativo e bibliotecario – le persone al centro del programma di Cupertino – e quello dei tanti ricercatori che grazie al suo impegno mirato alle partnership con le aziende, hanno potuto vivere nuove sfide e cogliere nuove opportunità.

Tre le direttrici fondamentali della sua candidatura: benessere, qualità e sviluppo, formulate con l’intento di migliorare le esperienze passate e di consolidare i risultati ottenuti dal lavoro messo a punto dai precedenti Rettori, mettendo sempre e comunque al centro la persona e la crescita delle attività didattiche, della ricerca e delle relazioni con il mondo esterno.

Il programma di Francesco Cupertino è orientato ad una maggiore vivibilità degli spazi di studio e di lavoro puntando sulla sicurezza, sulla riqualificazione delle aule e degli ambienti di studio, sull’aumento delle aree verdi attrezzate e sula creazione di nuove aree di socializzazione. Uno dei punti cardine sarà anche il potenziamento del welfare, la valorizzazione del personale grazie a modelli di lavoro flessibili, una maggiore attenzione verso le persone attraverso i servizi di counseling psicologico e l’abbattimento delle barriere architettoniche anche per gli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento, e poi l’e-learning, un più ampio accesso alla didattica, la digital library, una maggiore internazionalizzazione e l’avvio di un incubatore per start-up innovative.

Nella storia professionale di Francesco Cupertino, sono tanti i progetti realizzati.
Nel 2010, ad esempio, è nata l’EFB – Energy Factory Bari, una delle più brillanti partnership industria-università: il primo laboratorio congiunto tra Avio Aero e il Politecnico, grazie alla collaborazione di alcuni ingegneri, professori e ricercatori votata a sviluppare tecnologie innovative per il motore “more electrical” destinato agli aerei del futuro. Oggi, il team è cresciuto tanto da essere composto da circa 50 tra ingegneri Avio Aero, professori del Politecnico e ricercatori, e persino alcuni laureandi, che lavorano fianco a fianco per lo sviluppo di motori aerei intelligenti.

E ancora, il progetto realizzato da Politecnico di Bari, Idea75, CoolProjects e Nextome per una sede green con tecnologia industry 4.0 e smartworking. In particolare, Idea75 (nata 5 anni fa come startup innovativa ed oggi PMI innovativa che fattura 4 milioni di euro e che ha assunto una decina di ingegneri del Politecnico di Bari), il team del prof. Cupertino del Politecnico di Bari, la ESCo (Energy service company) leader nel settore del facility management CoolProjects, e l’altra startup Nextome, hanno come obiettivo la riqualificazione della struttura del Politecnico con il supporto di CoolProjects, che co-investe in questo progetto, per un laboratorio green che accolga non solo i ricercatori, ma anche le soluzioni tecnologiche sviluppate da tutto il partenariato.

Per non parlare del laboratorio multidisciplinare integrato I4M-Innovation for Mills” che servirà a studiare e sperimentare nuove tecniche per il risparmio energetico e il miglioramento della produzione dei molini. Una sinergia tra Casillo Group, Idea75 e Politecnico di Bari. Dal Politecnico arriva lo stato dell’arte scientifico e dunque l’intelligenza artificiale e l’ottimizzazione di processo, Idea75 ha implementato i risultati della ricerca in applicazioni di AI e Industry 4.0 per il settore molitorio, innovazioni ospitate dalla Casillo Group.

Ed infine la collaborazione tra il Politecnico di Bari e AROL SpA, azienda riconosciuta a livello internazionale come leader nel settore dei sistemi di chiusura. Insieme hanno avviato nel 2017 un laboratorio pubblico-privato denominato “CYBER PHYSICAL SYSTEMS” per sviluppare tecnologie nell’ambito dell’automazione industriale, macchine ed azionamenti elettrici, sistemi di visione, manutenzione predittiva, sistemi di controllo e software per sistemi di interfaccia uomo-macchina. Le attività del laboratorio coinvolgono due dipartimenti del Politecnico e sono svolte sotto la direzione scientifica del prof. Cupertino.
Nel corso di questi due anni di collaborazione, l’azienda ha assunto diversi laureati del Politecnico, alcuni dei quali impegnati stabilmente nella sede di AROL presso il Politecnico di Bari, dove operano una decina di ricercatori, tra i quali anche studenti laureandi.
Le attività di AROL a Bari stanno per allargarsi con l’assunzione di altre tre unità che si occuperanno di seguire le aziende che adoperano macchinari AROL e che in Puglia operano soprattutto nei settori della produzione di olio e vino. Tra i principali progetti realizzati si segnala lo sviluppo di un robot che effettua verifiche di qualità sui prodotti imbottigliati eliminando il problema degli scarti da smaltire e la realizzazione di una macchina per la chiusura di bottiglie in plastica che garantisce la possibilità di adattare ogni singola chiusura alle caratteristiche del tappo e della bottiglia con ricadute sulla qualità e sicurezza della chiusura. Proprio questa macchina è in fase di sviluppo nei laboratori del Politecnico.

mercoledì 19 Giugno 2019

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