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La passeggiata ecologica per la raccolta di rifiuti sul litorale con la Cooperativa Serapia

La Redazione
La passeggiata ecologica per la raccolta di rifiuti sul litorale con la Cooperativa Serapia
Tre organizzazioni differenti, ma unite da una forte passione per la salvaguardia dell'ambiente
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Ieri, domenica 14 aprile, la cooperativa Serapia, con il sostegno del Parco Naturale Dune Costiere da Torre Canne a Torre san Leonardo e di Fare Verde Puglia, e la collaborazione attiva di Sea Shepherd (organizzazione mondiale per la tutela degli Oceani e della fauna marina), e dell’ass.ne locale GiTT, ha organizzato una passeggiata ecologica di sensibilizzazione e raccolta di rifiuti sul litorale di Torre Canne.

La Cooperativa Serapia da 8 anni si occupa di turismo naturalistico e rurale in Puglia e Basilicata, eventi in natura, didattica e consulenza scientifica ambientale, con l’obiettivo di far conoscere,fruire, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e naturalistico, in particolar modo per i comprensori del Parco delle dune Costiere, della Riserva Regionale Orientata del Bosco delle Pianelle e del Parco Terra delle Gravine.

Sea Shepherd, fondata nel 1977 dal capitano Paul Watson, è la più attiva e agguerrita Organizzazione per la tutela degli Oceani e fauna marina. La flotta di Sea Shepherd è composta da tredici navi con a bordo equipaggi di volontari provenienti da tutto il mondo. L’organizzazione non protesta, ma agisce utilizzando tattiche di azione diretta per investigare, documentare e impedire le attività illegali ai danni degli Oceani.

GiTT è un gruppo d’interesse territoriale nato in primis con l’ obiettivo di salvaguardare l’ambiente costiero e marino di Torre Canne, ma che vuole occuparsipiù in generale di una maggiore tutela e valorizzazione del territorio fasanese.

Tre organizzazioni differenti, ma unite da una forte passione per la salvaguardia dell’ambiente. E così, consapevoli che l’unione fa la forza, tutti insieme e per tutta la mattinata si è setacciato un buon tratto di spiaggia, che si presentava quasi del tutto coperto sì e per fortuna dalla nostra amata Posidonia, ma anche da tanti, anzi troppi rifiuti. Bottiglie di plastica e vetro, bottiglioni ancora pieni di vino, scarpe, grucce, l’onnipresente polistirolo, reti e buste, accendini, farmaci e flaconi di crema solare datati di decenni fa, sedie e ombrelloni rotti, ma anche assorbenti e pannolini…ma non solo: carcasse di tartarughe morte da settimane e settimane, cavallucci marini tra reti da cantiere (vedi foto), e addirittura una sedia in plastica incastrata nella duna sulla quale sono cresciuti caparbiamente dei gigli di mare….e allora il cuore si stringe, e il pensiero vaa quanto in questi anni si è fatto sull’educazione ambientale e a quanto, è evidente, ci sia ancora da fare per aumentare una più capillare sensibilità per il nostro ambiente.

lunedì 15 Aprile 2019

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