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Xylella, false cure. Amati: «Fermiamoli, si tratta di truffe»

La Redazione
Xylella
«Incubo già visto e pure con logo del Comune di Lecce e Università di Bari», dichiara il presidente della Commissione Bilancio e programmazione della Regione Puglia
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«Ho scoperto che ci sono in giro personaggi che vendono prodotti per riportare gli ulivi all’originale splendore, cioè un chiaro artifizio e raggiro per evocare indirettamente una fantomatica cura dalla Xylella</strong>; altrimenti che necessità ci sarebbe di riportare gli ulivi allo splendore originario, visto che l’unica fitopatia che ad oggi li attacca è la Xylella? Insomma, una truffa. E il bello è che in un caso si presentano pure con il logo del Comune di Lecce e dell’Università di Bari, sperando che queste due istituzioni pubbliche non li abbiano addirittura autorizzati. Chiedo alle strutture preposte di vigilare e intervenire perché non possiamo più consentire di speculare sulla Xylella. Abbiamo già dato per colpa dei negazionisti».
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nLo dichiara Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio e programmazione della Regione Puglia, che denuncia alcune pratiche commerciali che vendono prodotti con i quali trattare gli alberi di ulivo (sia quale azione preventiva sia quale cura).
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n«Un’azienda, incredibilmente, fa promozione via social: il prodotto si chiama Nutrixgold. In un video nel quale ci si è ben guardati dal mostrare eventuali percorsi di cura si mostrano parti di alberi verdi citando comuni duramente colpiti dalla fitopatia. Rispondendo pubblicamente a richieste di informazioni sotto il post, si annuncia una ripresa del patrimonio olivicolo in atto in oltre 100 comuni tra Lecce, Brindisi e Taranto. Ma dove? Si spiega poi la necessità di irrorare le foglie con questo prodotto miracoloso con quattro trattamenti in un anno. Qualcuno lo comunichi ai componenti del nostro comitato scientifico: saranno felici di sapere che ancora una volta c’è chi ne sa più di loro. Speriamo solo che stavolta a finire sotto inchiesta – si chiama truffa, questa! – siano i veri responsabili e non gli scienziati. Non è tutto, ché al peggio non c’è mai fine. Girano foto di cartelli, con il simbolo del Comune di Lecce e dell’Università di Bari, posizionati sotto alcuni ulivi che sarebbero curati in via sperimentale con un’altra fenomenale cura: “Nuovolivo, the king”. Ci sarebbe da ridere se non fosse che le inutili proteste e le considerazioni di esperti in tutto tranne che nella materia di cui si professano esperti hanno già fatto danni irreparabili. Spero che, memore di quanto accaduto in passato, la classe politica si ritrovi questa volta compatta dalla parte giusta delle barricate, cioè la prova scientifica».

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domenica 10 Ottobre 2021

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Franco
Franco
2 anni fa

Ma come fa a dire che non funziona? La negazione dell'efficacia vale quanto la sua affermazione.

Luigi De virgilis
Luigi De virgilis
2 anni fa

Perché la regione lascia che le persone spendano soldi per una truffa pur sapendo che non si risolve nulla???il problema è che per sconfiggere la xylella non si è mai interessato veramente qualcuno secondo me

Melcore Ferdinando
Melcore Ferdinando
2 anni fa

Mi spiace leggere ciò che scrivo, io utilizzo Nutrixgold da oltre 1 anno e i miei Ulivi quasi morti sono tornati a fruttificare quest'anno. La invito a vedere i miei Ulivi nell areale di Cursi così che possa rendersi conto che con le giuste cure si possono salvare ancora i nostri Ulivi Secolari.

Marco
Marco
2 anni fa

Vorremmo sapere cosa sta facendo Amati contro la Xylella oltre a lanciare allarmi.

Pastore Giovanni
Pastore Giovanni
2 anni fa

L'impegno della scienza è stato subito e di continuo osteggiato da proprietari e dall'opinione pubblica.Per questo molti politici hanno fatto a gara a non assumersi le proprie responsabilità ed emanare leggi,regolamenti e decisioni contraddittorie e inefficaci.Da parte sua la magistratura ha chiuso il problema”per mancanza di chiarezza scientifica e di prove certe”.E mentre la malattia continuava ad uccidere gli ulivi,un pullulare di competenze di politici e non,al di fuori di ogni strategia tecnica e scientifica,ha offerto terreno fertile al gioco di interessi particolaristici con una serie infinita di cure utili solo alle case farmaceutiche:olio di arancio dolce,zinco e selenio,onde elettromangetiche a bassa frequenza e sapone,solfato di rame e mastice..veri veleni immessi nell'ambiente.

Carmine Zannella
Carmine Zannella
2 anni fa

Alla fine sono certo che le piante vanno aiutate a evitare di ammalarsi e l'uso di corroboranti (se irrorati con regolarità es il. *CPCS*) potranno mantenere attiva la reattività che le piante hanno da sempre. Ridurre l'uso o abuso di sostanze nocive è la prima cosa da adottare associata alla “Buona Pratica Agricola”… In Piemonte c'è l'acqua potabile di Torino (utilizzata nello spazio) e la Propolis del Monferrato unica nella sua specie, per me la migliore (attualmente ci sono più di 150 tipi di Propolis)… Aziende agricole che da anni utilizzano sono pienamente soddisfatte e raccolgo le loro testimonianze nel mio sito… Non cerco di farmi pubblicità, ma solo la volontà di informare che tutto è possibile se rispettiamo la natura… czannella32@gmail.com