Spettacolo

“Città di Fasano”, dove la musica è universale

Antonella Vinci
Concorso musicale
Serata di premiazione del concorso musicale internazionale a cura dell'accademia del maestro Domenico Colucci / LE FOTO
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“Per me venire qui è stato come scalare la montagna più alta del mondo” («Se stasera sono qui», Mina). Le parole della potente Mina hanno portato a conclusione il concerto di sabato 18 marzo presso il Teatro Sociale in occasione della premiazione del concorso musicale internazionale “Città di Fasano”, inaugurato lo scorso 10 marzo.

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A susseguirsi sul palco le varie performance dei giovani talenti provenienti da varie parti del mondo premiati dalla giuria a fine serata. Il pubblico entusiasta ha potuto godere delle esibizioni al pianoforte di Palopoli Louis Giò e Jozefina Lekas (categoria B), Massafra Davide (categoria C), Minervini Gaia Damiana, Masi Francesco, Gennaro Salatino, Kristi Ndoja, Saccomanni Romolo e Letizia Rosaria Palmieri (categoria E); al violoncello, Arles Lepuroshi (categoria A) e Tedi Zefi (categoria B); al clarinetto, Pirulli Mauro;  alla tromba, Soccio Nicola. Molto apprezzate anche le note del duo jazz (Apuzzo-Buzza), del duo di corni (Paride Semeraro e Giovanni Battista Ruta) e del duo Scialpi-Cetera. Una sezione dedicata al canto lirico ha invece visto protagonisti sul palco i giovani Angelica Disanto, Paolo Visentin, Valentina Dell’Aversana e Yoon Yoo Sang. Per la sezione canto leggero: Mejba Kadija («Caruso»), Cristian Lapenna («Se stasera sono qui») e Domenico Lombardi che per l’occasione ha presentato un suo inedito. Ultima esibizione della serata, il «Va’ pensiero» di Verdi interpretato dal coro “Giovanni Falcone” di Adelfia, diretto e accompagnato dal maestro Palmo Divenere.

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E quasi per mostrare l’arte in più sfaccettature, è stato esposto sul palco un quadro opera di Martino Rubino raffigurante due cavalli al galoppo, simbolo di forza, potenza ed energia.

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I vincitori del concorso sono stati inoltre premiati da Domenico Colucci (presidente dell’associazione), Vito Antonio Stigliani (console di Scutari), Annarita Angelini (assessore comunale alla cultura) e Salvatore Amorella (preside della scuola media “Orlandini” di Ostuni).

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Una serata che ha ben messo in atto le parole pronunciate nella premessa a inizio concerto: «Il teatro è il luogo più adatto per potersi esprimere. È la musica che è in grado di legare popoli e culture poiché possiede un linguaggio di decodificazione che è universale».

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lunedì 20 Marzo 2017

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