Calcio

Fasano, dal G8 alle “fantastiche sette”

Ciccio Cofano
La festa del Fasano calcio
Messi alle spalle due quinti di campionato, il Fasano vede inalterato il distacco dalla prima della classe (5 punti) ed è la squadra meno battuta del torneo. I nuovi acquisti infonderanno nuova benzina nel motore biancazzurro
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Smaltita, ma non troppo, l’euforia per l’approdo in finale di Coppa Italia dopo la lotteria dei rigori che ha visto protagonisti assoluti Pellegrino, autore di due interventi decisivi su D’Arcante e Pignataro, e Bernardini, che ha realizzato il penalty finale, è tempo per i biancazzurri di rituffarsi nel campionato. Dicembre, infatti, non farà sconti, con tre partite fondamentali in campionato (di cui due scontri diretti contro Avetrana e Casarano, in cui i salentini vorranno vendetta dopo il beffardo esito delle semifinali) e quella finale, in programma il 21 dicembre, che già toglie il sonno al tifo biancazzurro. Ma per l’atto finale di questo sin qui entusiasmante cammino ci sarà tempo.

Col contachilometri del campionato che recita dodici giornate, è tempo, infatti, di effettuare il secondo tagliando stagionale, giunti come siamo a due quinti del percorso. Ci eravamo lasciati, dopo una brutta domenica di metà ottobre a Gallipoli, con un Fasano piccolo con le grandi e spietato con le piccole, con i biancazzurri distanti cinque punti dalla vetta ma forti del miglior attacco del torneo (14 gol fatti in sei partite) e con un vero e proprio G8 di squadre, racchiuso in un pugno di punti, a contendersi la promozione diretta.

Con altre sei partite sul groppone il quadro assume contorni più nitidi. È cambiata la lepre (non più la Vigor Trani ma il Bitonto) ma non il gap da colmare, sempre di cinque punti. Il vecchio G8 ha perso un tassello per strada, l’Omnia Bitonto: i bitontini, infatti, chiudono questo gruppo d’élite a nove punti di distacco dai cugini, teoricamente un distacco proibitivo ma non incolmabile. Peccato, però, che dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative la società abbia deciso di smantellare risolvendo il contratto con giocatori del calibro di Fumai, Lacarra e Diagne.

Ne restano, dunque, sette, le “magnifiche sette”: dal Bitonto al Molfetta, tutte in sette lunghezze. In un mese e mezzo i biancazzurri hanno migliorato il rendimento con le dirette concorrenti, vincendo al ‘Curlo’ contro l’attuale capolista Bitonto e strappando un pareggio prezioso in casa della Vigor Trani, ancora imbattuta sul prato amico. Gli uomini di Laterza si confermano, inoltre, i più letali sottoporta insieme al Gallipoli (22 reti a testa) ma è proprio l’attacco a destare ora qualche preoccupazione; in tutto il mese di novembre Corvino e compagni non sono andati oltre un gol nell’arco dei 90 minuti tra campionato e Coppa, pur producendo comunque una buona mole di gioco in tutte le partite disputate.

L’ultimo successo arrivato con due marcature all’attivo risale proprio alla vittoria interna contro il Bitonto, il 29 ottobre. Sembrano numeri fini a se stessi, ma due gol di scarto segnano molto spesso il discrimine tra una vittoria, pur sofferta, e un pareggio beffardo e consentono di incassare con molta più “sportività” eventuali reti in zona Cesarini, come quella di Piperis proprio nella partita di fine ottobre. A differenza di quanto accaduto con l’Otranto, quando il gol di Citto nel recupero valse la seconda beffa casalinga dopo quella col Molfetta. Un difetto di cinismo che, se perdurante, rischia di costare punti sanguinosi al casello finale.

D’altro canto, la squadra di mister Laterza è quella che ha subito meno sconfitte insieme all’Avetrana: una, in quel di Gallipoli, storicamente campo non fortunato per i colori biancazzurri. Dato che indica sicuramente una forte propensione alla concentrazione e a restare sempre in partita. E quando le bocche di fuoco fasanesi torneranno ad esprimersi sui loro livelli, tante partite sul filo dell’equilibrio penderanno dalla parte del Fasano, trasformando magari la “pareggite” attuale in un filotto di vittorie, come quello che tra settima e nona giornata (tra Galatina e Novoli, cioè) portò Anglani e compagni ad un solo punto dalla vetta.

Filotto a cui potranno contribuire i nuovi arrivi, che confermano le grandi ambizioni germogliate in via Salvo D’Acquisto: sono infatti ufficiali gli arrivi di Anibal Montaldi dal Cerignola (capocannoniere della passata serie D col Bisceglie); Federico De Vita, classe ’99, di proprietà del Pineto, ha vestito la maglia dell’Omnia Bitonto; il già citato Massimo Fumai, dall’Omnia Bitonto; Fabio Loliva, portiere classe ’98 proveniente dal San Severo, squadra militante in serie D; Michele Lanzillotta, centrocampista centrale in arrivo dal Gravina. Acquisti di categoria superiore che consentiranno al Fasano di lottare fino alla fine su entrambi i fronti del campionato e della Coppa, dando uno slancio importante, dopo il fisiologico ambientamento, alla seconda parte di stagione.

Lasciano il Fasano, invece gli attaccanti Pietro Gennari (al Gallipoli), Sante Fanigliulo (al Martina) e i centrocampisti Fabio Leggiero (al Noicattaro) e Morris Cellamare (all’Avetrana).

sabato 2 Dicembre 2017

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