Calcio

Anglani: «Qui si sta costruendo un progetto serio fatto da gente per bene»

Vincenzo Lagalante
Antonio Anglani mostra orgoglioso la Coppa Italia conquistata con la maglia del Fasano
Il difensore del Fasano calcio parla dei successi ottenuti dalla squadra biancazzurra e guarda al suo futuro e a quello della società del presidente Franco D'Amico
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Stagione straordinaria per Antonio Anglani, difensore centrale che ha iniziato a vestire la maglia del Fasano calcio dal 28 novembre scorso. Uno dei tre acquisti cosiddetti di riparazione (con Fabio Zambetti e Leo Serri) che, probabilmente, per un puro caso ha dato la svolta all’inizio di stagione non proprio positivo per la squadra biancazzurra. «I nuovi acquisti – afferma Anglani a FasanoLive – hanno solamente dato al mister Laterza maggiori scelte tattiche, oltre ad aver apportato un po’ più di esperienza al gruppo. È vero che la squadra non ha iniziato il campionato come tutti si aspettavano, ma va anche detto che il gruppo, rispetto alla passata stagione, era stato completamente rivoluzionato e occorreva del tempo affinché diventassimo una macchina da guerra. Il presidente, poi, ha fatto una scelta saggia: quella di continuare ad avere fiducia nel suo allenatore».

nn

Che emozioni hai provato vincendo campionato e Coppa Italia?
n«Ho vinto parecchi campionati e alcune Coppa Italia di categoria con diverse maglie di squadre pugliesi, ma quest’anno, per la prima volta, al fischio finale ho pianto, mi sono emozionato tantissimo. La vittoria di giovedì scorsi a Monopoli è stata per me come una liberazione, perché quando vinci con la maglia della squadra della città dove vivi (Anglani è nativo di Ostuni, ma ora residente da 11 anni a Fasano) è una gioia immensa: qui sono circondato da gente che mi vuole bene».

nn

Già la scorsa estate sei stato ad un passo dal vestire la maglia del Fasano, sei arrivato però a novembre. Cosa è successo in estate?
n«È vero, a luglio c’erano possibilità di venire a Fasano: mi sono incontrato spesso con il presidente Franco D’Amico, ma poi ho dovuto fare un’altra scelta, non economica, ma di questioni personali. Sapevo che mister Giuseppe Laterza mi voleva fortemente e mi sono incontrato nuovamente a novembre col presidente e ho fatto questa scelta di vita, scegliendo un progetto serio fatto da persone serie».

nn

È stato questo il tuo primo campionato di Promozione, dopo diversi anni di calcio ad alto livello. Una scelta umile: sei contento di averla fatta?
n«Non è stata una scelta facile, in Promozione non avevo mai giocato. Prima di arrivare a Fasano, ho avuto anche altre richieste, ma sarei sceso di categoria solo per vestire la maglia biancazzurra».

nn

A Fasano sarà stata solo una comparsa o hai progetti a lunga durata?
n«Io col presidente Franco D’Amico, prima dell’accordo, abbiamo parlato anche di futuro. Eravamo dell’avviso che la mia non sarebbe stata una presenza solo di pochi mesi, ma da prolungare negli anni. Io voglio rimanere a Fasano, mi sento fasanese».

nn

Dove può arrivare questo Fasano?
n«Ora godiamoci la vittoria di campionato e Coppa Italia, ma posso dire che il Fasano è in buonissime mani, questa è una società seria. La rappresentanza di tifosi all’interno di essa è solo una garanzia, è stato dimostrato quest’anno. “Il Fasano siamo noi” è un qualcosa di importante non solo per il calcio, ma anche per la città: spero che molta gente, che prima non veniva allo stadio, ora venga a vederci. Qui si sta costruendo un progetto serio fatto da gente per bene».

nn

A chi dedichi questa vittoria?
n«Oltre al presidente, che ha fatto tantissimi sacrifici, la dedico al mister Giuseppe Laterza perché so che da luglio ha fatto le pazzie per avermi in squadra e io non posso che ringraziarlo».

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martedì 21 Marzo 2017

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