Spettacolo

“Le Bal”: in scena un coinvolgente racconto senza parole di 70 anni di storia italiana

Marzia Perrini
Le Bal
Inaugurata la stagione di prosa ieri, 1 dicembre, con uno spettacolo che ha raccontato la seconda metà del '900 italiano tra musica e mimica
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Nessuna parola. Solo musica, mimica, balli e tanta energia. Per inaugurare la stagione teatrale 2017/2018 è andato in scena ieri, presso il teatro Kennedy, uno spettacolo coinvolgente ed esilarante dal titolo ”Le bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001”, diretto da Giancarlo Fares da un’idea del francese Jean Claude Penchenat. Del cast fa parte anche il fasanese Michele Savoia, che però ieri sera è stato sostituito perché impegnato in una tournèe.

Sul palco 16 attori, 8 donne e 8 uomini, divisi in coppie, hanno danzato tra le note che hanno caratterizzato i vari momenti della seconda metà del ‘900 nel nostro paese, servendosi solo dei gesti, della danza e di abilissimi cambi d’abito, tutti risultati molto più espressivi di qualsiasi parola.

Partendo dunque dagli anni trenta e continuando verso gli spaventosi anni del fascismo, le coppie hanno danzato continuamente mettendo in mostra anche gelosie, separazioni, rancori e comportamenti tipici degli esseri umani, in un vero e proprio racconto dell’Italia. Con il passare dei decenni cambiavano poi i ritmi, i gesti, i vestiti: dalle musiche tedesche e le tristi tenute da uomo degli anni ’40 al tip tap americano simbolo della liberazione degli anni ’50, gli attori si sono esibiti in cambi d’atmosfera fortissimi ma ben amalgamati. E il viaggio temporale è continuato con il boom economico e le lotte di classe, tra gonne a palloncino, giacche di pelle, giornate al mare e pailettes, ma soprattutto successi di Mina, Domenico Modugno o Fred Bongusto. Senza il minimo uso della parola, mentre cambiavano i gusti e gli atteggiamenti, sono successivamente emersi anche gli anni della generazione tanto profondamente descritta dai Pink Floyd e cresciuta tra Enrico Ruggeri, Gloria Gaynor, Alan Sorrenti e i Ricchi e Poveri, dove primeggiano la droga, la leggerezza, la disco music. E da quest’ultima è stato mostrato l’ultimo cambiamento radicale, ovvero quello della silent music, con l’avvento degli auricolari. Lo spettacolo si è infatti concluso nella contemporaneità, precisamente nel 2001, mostrando l’enorme terrore conseguente al crollo delle torri gemelle.

Uno spettacolo dunque leggero, colorato, stravagante e allo stesso profondo, che ha offerto l’opportunità di riflettere, raccontato pezzi di storia spesso dimenticati e mostrato quante potenti forze comunicative esistano, spesso ancora più stimolanti della semplice parola.

Il cast (composto da Giancarlo Fares, Sara Valerio, Alessandra Allegrini, Riccardo Averaimo, Alberta Cipriani, Vittoria Galli, Alice Iacono, Matteo Lucchini, Francesco Mastroianni, Michele Savoia, Davide Mattei, Matteo Milani, Maya Quattrini, Pierfrancesco Perrucci, Patrizia Scilla e Viviana Simone) si dimostrato non solo affiatato, ma anche molto professionale e ironico. A conclusione della serata sono infatti scesi in platea per coinvolgere l’intero pubblico in un leggero e divertente twist.

sabato 2 Dicembre 2017

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