Di scena a Fasano

Inaugurata “Di scena a Fasano” con “Sei personaggi in cerca d’autore”

Madia Lucia Colucci
"Sei personaggi in cerca d'autore" - Compagnia teatrale "Al Castello"
La compagnia teatrale "Al castello" di Foligno ha inaugurato la nona edizione del festival ieri 15 ottobre
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È stata inaugurata ieri, domenica 15 ottobre, al teatro Sociale, la IX edizione del festival nazionale di teatro amatoriale “Di scena a Fasano” organizzata dal gruppo teatrale amatoriale fasanese “Peppino Mancini” col patrocinio del Comune di Fasano e della “Fita” (Federazione italiana teatro amatori) e la direzione artistica di Mimmo Capozzi.

Ad aprire la IX edizione è stata la compagnia teatrale “Al castello” di Foligno, veterana di questo festival, che ha messo in scena il più famoso dramma pirandelliano: “Sei personaggi in cerca d’autore”. La scelta di quest’opera da parte del regista, Claudio Pesaresi (anche nelle vesti del padre), non è stata casuale, quest’anno infatti ricorre l’80° anniversario dalla morte e il 150° anniversario dalla nascita di Luigi Pirandello.

Elemento caratterizzante dello sceneggiato è stata la fedeltà mantenuta nell’elaborazione del testo, sicuramente apprezzata dai conoscitori e dagli estimatori dell’opera; questa ha forse penalizzato le scene e i dialoghi, risultati poco dinamici ma molto profondi e complessi. I dodici personaggi, tutti presenti sul palco quasi per l’intera durata dello spettacolo, si sono divisi in due gruppi: da una parte i quattro attori con il direttore-capocomico, il direttore di scena ed il macchinista e, dall’altra, i personaggi in cerca d’autore e, per una breve scena, anche Madame Pace.

Su un palco, che presentava una scarna scenografia poiché l’ambientazione del testo era, appunto, un palcoscenico, l’illusione scenica non è mai stata interrotta ed è emersa la necessità dell’autore di conoscere la “vita extrascenica” dei personaggi stessi.

La bravura di alcuni personaggi, anche se non protagonisti, è emersa dai gesti e dalla mimica facciale e lo spettacolo, nel complesso, ha divertito e fatto riflettere il pubblico circa il tema dell’interpretare, quotidianamente, uno, nessuno e centomila personaggi.

Il saluto del presidente dell’associazione teatrale “Peppino Mancini” e del direttore artistico Mimmo Capozzi, anziché accogliere gli spettatori li ha salutati, giungendo quindi a spettacolo concluso per evitare di intaccare l’idea dello spettacolo, quindi per non rovinare l’illusione scenica.

Questo primo spettacolo sarà seguito, nelle prossime cinque settimane, dalle altre cinque pièce in concorso. Il festival terminerà domenica 26 novembre con la cerimonia di premiazione allietata dallo spettacolo di Mimmo Capozzi “Mito matto”, una farsa sinottica dell’Odissea.

Gli spettacoli in concorso saranno valutati dalla giuria tecnica composta da Mino Barletta, Annalisa Milanese e Sante Schiavone; dalla giuria della stampa formata da Angelica Sicilia, Madia Lucia Colucci e Michele Cavallo (per il premio conferito dalle testate giornalistiche presenti alle serate); dalla giuria popolare, (ogni spettatore, infatti, può indicare su un’apposita scheda lo spettacolo che più ha apprezzato) e, novità di quest’anno, dal centro studi “Valerio Gentile”. Questo premio in memoria del promettente teatrante Valerio Gentile, come affermato da Capozzi durante la conferenza stampa, «avrà una valenza originale e sarà attribuito al miglior giovane attore o regista partecipante al festival, per quanto l’età non sarà un parametro “rigido” nell’attribuzione del premio».

In palio: il premio “Miglior spettacolo”, il premio del pubblico, il premio Valerio Gentile, quello miglior regia, miglior attore e miglior attrice, il “Premio speciale Fita Puglia” e il premio della stampa.

lunedì 16 Ottobre 2017

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