Spettacolo

I Lingomania, pagina di storia per niente polverosa, hanno chiuso il ventennale di Fasano Jazz

Marzia Perrini
I Lingomania
Lo storico gruppo, riunitosi un anno fa, si è esibito ieri, 10 giugno, per l'ultimo appuntamento della rassegna musicale
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“Pagina di storia per niente polverosa”, è così che ilncritico musicale Ugo Sbisà ha definito i Lingomania, gruppo storico fusion-jazz,nospite ieri, 10 giugno, al teatro Kennedy per l’ultimo appuntamento di questanstagione del “Fasano Jazz”, organizzata dal comune di Fasano con la direzionenartistica di Domenico De Mola. Il gruppo, infatti, composto dal leader MaurizionGiammarco (sax), Umberto Fiorentino (chitarra), Furio Di Castri (contrabbasso),nRoberto Gatto (batteria) e Giovanni Falzone (tromba e new entry della band) ènnato negli anni 80 e ha riscosso grande popolarità, sempre con personalità ensenza avere paura del nuovo. Successivamente la formazione, votata allora comenmiglior gruppo italiano e fondamentale per costituire l’identità del jazz innItalia, si era sciolta, e si è riunita lo scorso anno per celebrare ilntrentennale.

La serata è stata come sempre introdotta da Ilaria Potenza enUgo Sbisà ed è stato inoltre premiato con una targa dall’assessore alla culturanAnnarita Angelini e dal critico musicale Donato Zoppo il batterista RobertonGatto, per il maggior numero di apparizioni durante i vent’anni all’ interno dellanrassegna musicale (nel 2003, 2004, 2006, 2011, 2015,2017).

Così il gruppo è riuscito subito a far immergere il pubbliconnel clima della fusion, esattamente come trent’anni fa, proponendo fin dansubito brani tratti dal loro album d’esordio “Riverberi”, uscito nel 1986, comen“Morning mood” e “Esosfera”. Maurizio Giammarco ha definito “challenging” ilnfatto di suonare ancora dopo tanto tempo con la propria band, di cui hannonriscoperto recentemente il piacere. Ieri sera hanno presentato per la primanvolta in pubblico il loro ultimo disco, ricco di musica completamente nuova.nSono stati eseguiti brani originali come “Conseguenze” (scritto da MaurizionGiammarco) e “Un altro giorno” (scritto da Umberto Fiorentino), nei qualinchiaro e coinvolgente era il dialogo tra le voci di tromba e sassofono ed sorprendentenla batteria, spesso simile a fuochi d’artificio. Il concerto si è poi conclusoncon “Molti anni fa”, tratta dal nuovo album, proprio in ricordo dei loro anni d’oro.

Con un brillante ventennale, Fasano Jazz si conferma importantenriferimento per la nostra città e per il jazz italiano, poiché ospita semprengrandi nomi della musica dai vari stili e tendenze musicali. Anche quest’annonil bilancio è molto positivo, con spettatori provenienti da tutta la Puglia ennon solo, e la speranza è quella che possa continuare il più a lungo possibile,nessendo ormai un festival di successo non solo locale.

domenica 11 Giugno 2017

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