Spettacolo

«Devi suonare… e basta!» è lo slogan della Rimbamband a Fasano

Marzia Perrini
La Rimbamband al Teatro Kennedy
Si è conclusa la stagione teatrale con il ritorno della Rimbamband al Teatro Kennedy: i "suonattori" sono riusciti più dello scorso anno a sorprendere e coinvolgere il pubblico
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Cosa accade quando la musica incontra il cabaret? Le note saltano, giocano, urlano e danno vita ad uno spettacolo frizzante e originale. “Cinque bambini scalmanati con una gran voglia di giocare”: è questa la Rimbamband, che ieri sera, 19 aprile, ha calcato il palco del Teatro Kennedy per il secondo anno di fila con il “Rimbamband show”. È stato l’ultimo appuntamento per la stagione teatrale 2016-2017 del Comune di Fasano in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

In scena un capobanda (Raffaello Tullo, che ha anche scritto e diretto), un sassofonista ossessionato dalla banda di Capurso (Nicolò Pantaleo), un bravissimo pianista (Francesco Pagliarulo), un contrabbassista stralunato (Vittorio Bruno) e un batterista rompiscatole che adora Tony Dallara (Renato Ciardo). «Come prima, più di prima», canta quest’ultimo, ed è proprio vero; infatti i suonattori sono riusciti più dello scorso anno a sorprendere e coinvolgere il pubblico con semplicità e spontaneità, rendendolo estremamente partecipe, e si sono inoltre distinti per le capacità d’improvvisazione.

Così tra i loro scherzi e i loro viaggi sono stati elogiati grandi maestri, tutti provenienti di stili e ambiti completamente diversi, ma uniti con una notevole naturalezza. Subito insieme a note capricciose hanno danzato e rivissuto Gaber, Mozart, Rossini, Charlie Chaplin e Lecoq. Lo stile è stato un miscuglio ben amalgamato di musica, mimo, imitazioni e giochi musicali. Elemento fondamentale e vincente per lo spettacolo è il gioco, proprio come dichiara Raffaello Tullo. Gioco per tornar bambini, per oltrepassare i limiti dell’ordinario e per affrontare le cose con sana follia, conservando sempre il proprio fanciullo interiore.

I cinque suonattori pugliesi sono nati come musicisti professionisti, ed è dunque la musica, in assoluto, la colonna portante. Swing, jazz, o semplicemente rumori provenienti dai corpi o dagli oggetti, dall’immaginazione o dai versi. Basta che ci sia musica e tutto il resto viene da sé. «Devi suonare… e basta!» è lo slogan ripetuto continuamente dal capobanda al batterista, esattamente a testimonianza di ciò.

Una fresca energia, perfetta per concludere in bellezza, che ha risvegliato in ognuno il fanciullo, nascosto in uno sconosciuto angolo dell’anima, dedito al gioco e alle risate chiassose e spontanee. La Rimbamband ha trascinato tutti in un mondo folle e diverso, senza distinguere alcuna fascia d’età, come se ognuno fosse un curioso bambino amante del gioco.

giovedì 20 Aprile 2017

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Francesca Loconte
Francesca Loconte
7 anni fa

Bravissimi suonattori! Ci hanno fatto trascorrere una bellissima serata. Bisogna riproporli per la prossima stagione teatrale.