Grandi emozioni ieri sera, 19 gennaio, sono arrivate dal palcoscenico del Teatro Kennedy. In scena, nell’ambito della Stagione Concertistica numero trentaquattro di “Fasanomusica”, lo spettacolo “Tosca X”, originale messa in scena della celebre opera scritta da Giacomo Puccini coreografata da Monica Casadei. Protagonisti della superba interpretazione i danzatori della “Compagnia Artemis Danza” di Bologna, che con una tecnica eccelsa, preparazione atletica e grande espressività dei corpi e dei volti, hanno letteralmente conquistato il pubblico di Fasano.
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È stata la stessa Casadei a introdurre la performance, che sancisce la collaborazione “Body of evidence” con i Centri Antiviolenza, anticipando anche quello che accade tutte le volte che la compagnia si esibisce: l’inserimento di cinque giovani allieve scelte da una delle scuole della città, nel nostro caso della scuola “Aplomb”, per interpretare le “Anime nere”. Una “Tosca dark” dunque, nerissima come il male e la cattiveria gratuita in cui incappa, suo malgrado, la protagonista, oggetto del desiderio non ricambiato e per questo vittima incolpevole di una persecuzione angosciante. Angosciante come l’atmosfera creata dalle musiche pucciniane, volutamente campionate a ripetizione, in cui spiccano come pugni nello stomaco le parole “assassino”, “muori” e i nomi dei due sfortunati protagonisti, “Mario” e “Tosca”.
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Le coreografie create dalla Casadei hanno riguardato il secondo atto del dramma, quello più movimentato e ricco di colpi di scena. In apertura la desolazione di Tosca e la romanza “Vissi d’arte”, seguita dall’improvviso arresto di Mario Cavaradossi, quindi il ricatto del perfido Scarpia, perdutamente innamorato di Tosca alla quale chiede il suo corpo in cambio di una finta esecuzione del suo amato e del salvacondotto che li lascerà liberi di fuggire. In preda a un raptus, rifiutandosi di concedere all’aguzzino quanto promesso, Tosca ammazza Scarpia. Il mattino successivo prima dell’esecuzione, la donna informa il suo uomo che ha con sè il salvacondotto e della finta esecuzione. Ma è solo un ignobile trappola: Cavaradossi viene fucilato per davvero e Tosca, disperata, si lancia dagli spalti di Castel Sant’Angelo sulle note della struggente “E lucean le stelle”.
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