Politica

Xylella, sopralluogo di Emiliano e Centinaio

Beniamino Attoma Pepe
Xylella
Il presidente della Regione e il ministro delle Politiche agricole in Salento
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«È stata una buona idea invitare il ministro dell’Agricoltura Centinaio qui in Puglia. Sta parlando con i contadini, si sta rendendo conto che i pugliesi non sono diversi da tutti gli altri contadini italiani e questa conoscenza diretta è importantissima. Siamo convinti che bisogna varare un piano B, a prescindere dal frenare il morbo per non farlo risalire lungo l’Italia e a prescindere dal contenimento della malattia».

Lo ha detto giovedì il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine dei sopralluoghi nei campi salentini colpiti da Xylella condotto alla presenza del ministro alle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio. Nei due campi visitati prima a Cannole e poi a Presicce si stanno sperimentando diversi metodi per contrastare la Xylella, rispettivamente con preparati chimici e con innesti.

«Ci sono due livelli della battaglia – spiega Emiliano – evitare che l’infezione si estenda ad altre zone, e per quello non c’è altro rimedio che tagliare gli alberi infetti nella zona cuscinetto, come peraltro impone l’Unione europea. E poi c’è la battaglia per restituire un futuro all’olivicoltura pugliese che è stata colpita duramente. Qui c’è gente che ha dovuto licenziare, che non riesce più a far funzionare le proprie aziende. Adesso bisogna offrire a queste persone la possibilità di combattere con noi questa battaglia senza chiudere i frantoi e le cooperative».

«Abbiamo fatto il primo sopralluogo in un oliveto ammalato che però è rimasto produttivo, da quello che si può vedere, grazie a una lotta chimica: gli alberi malati, grazie a un preparato, sono stati messi in condizione di produrre. E quindi la prevenzione del disseccamento attraverso questo medicinale che viene utilizzato ha dato dei risultati e li abbiamo mostrati al ministro».

«Poi c’è la strada degli innesti – prosegue Emiliano – e le due strategie non sono affatto in conflitto l’una con l’altra, anzi, potrebbero essere complementari. Insieme questi strumenti possono dare un buon risultato. Nel secondo sopralluogo abbiamo infatti visto vari tipi di ulivo che sono stati innestati, per verificare se in questa maniera è possibile salvare gli alberi monumentali, che sono ovviamente quelli che ci preme di più non tagliare, attraverso la verifica della resistenza di queste varietà, cultivar si dice con termine tecnico, rispetto alla Xyella. Questo evidentemente è un compito molto importante anche perché può rideterminare centinaia di nuove cultivar di ulivo fino ad oggi non utilizzate, che potrebbero essere resistenti o, speriamo in un miracolo, addirittura indenni dalla malattia. Ma bisogna studiare e ci vorranno anni per trovare queste nuove cultivar di ulivo».

Centinaio e Emiliano sono arrivati a Lecce. In Prefettura, con il prefetto Claudio Palomba, hanno incontrato istituzioni scientifiche, rappresentanti sindacali e delle associazioni degli agricoltori, sindaci e parlamentari delle province di Lecce e Brindisi, presidenti della province, autorità.

domenica 22 Luglio 2018

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