Politica

Allargamento della maggioranza, Giacomo Rosato fa chiarezza

La Redazione
Giacomo Rosato
«Mi è parso che per i miei interlocutori fosse più urgente un impegno finalizzato a garantire un sostegno elettorale successivo che non un confronto autentico sulle cose da fare»
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«Da troppi mesi si parla e si legge di un probabile allargamento della maggioranza a parte del fronte civico che mi ha sostenuto nella passata tornata elettorale. Lo si fa attraverso indiscrezioni di stampa che citano anche il mio nome tra i possibili ingressi in giunta. Confermo che qualche invito in tal senso c’è stato, sento però l’obbligo di fare alcune necessarie considerazioni».

Queste le parole di Giacomo Rosato.

«Come candidato Sindaco ho avuto al mio fianco ben 92 candidati alla carica di consigliere comunale. Il sostegno era derivato dal grande lavoro fatto tra i banchi dell’opposizione, e l’unità e il collante del gruppo era dato dal programma e dal fatto che ero espressione trasversale alle consolidate forze politiche di centrosinistra e centrodestra. Soprattutto per questa ragione, fin dalle prime richieste di collaborazione ho scelto un ruolo terzo rispetto a eventuali accordi o stravolgimenti del quadro venuto fuori all’indomani delle elezioni.
È anche vero che ultimamente, lo abbiamo verificato nell’appuntamento elettorale delle politiche, con incongruenze spesso evidenti si è assistito ad accordi programmatici che hanno nei fatti cancellato veti e accuse reciprocamente fatte.

Per quanto mi riguarda, lungi dall’essere paladino di linearità o coerenza, preferisco limitare e penalizzare la mia azione piuttosto che venir meno a degli impegni presi.
Nelle uniche e rare occasioni di confronto ho dato piena disponibilità a siglare un “contratto di governo” per rimanere a termini ultimamente più adoperati, per Fasano e per i fasanesi, senza un mio personale protagonismo (che non sarebbe stato compreso) ma non ostacolando l’utilizzo di competenze che pure mi avevano sostenuto durante la campagna elettorale, alcune delle quali provenienti dalla stessa storia politica dell’attuale sindaco. Mi è parso fin da subito che per i miei interlocutori fosse più urgente un impegno finalizzato a garantire un sostegno elettorale successivo che non un confronto autentico sulle cose da fare.
Ho constatato infatti che difficilmente si sarebbe potuto intervenire ed operare su alcune tematiche seguendo approfondimenti miei e del mio gruppo, così come non è mai emersa la consapevolezza di difficoltà e/o necessità della attuale maggioranza. Purtroppo la mia sconfitta al turno di ballottaggio ha lasciato a casa candidati che hanno raccolto anche più di 400 preferenze con dall’altro lato consiglieri ed anche assessori che vantano poco più di un centinaio di voti beneficiari dell’esito di un ballottaggio che tutti sappiamo oramai bene da quali dinamiche e flussi elettorali impropri è stato determinato.

Come potrei dunque impedire a chi davvero merita di rappresentare la comunità di farlo? Anche per questa ragione mi sono dimesso dalla carica di consigliere comunale. Considerato che per già tanti anni avevo avuto l’onore e l’onere di difendere i fasanesi con tanto impegno e passione ottenendo discreti risultati, nel caso di non elezione a Sindaco avevo preso l’impegno di avviare una turnazione virtuosa nella lista di Fasano democratica che è iniziata ad un anno dal voto con le mie dimissioni permettendo anche ad altri di dare proprio contributo alla città.
Ho informato un po’ tutti gli amici che mi hanno sostenuto dell’evolversi dell’interlocuzione con l’attuale maggioranza. Il gruppo di Fasano Democratica si è dimostrato unanimemente d’accordo sul “contratto di governo”, meno su un eventuale accordo politico unicamente elettorale.

Abbiamo fornito ai consiglieri contenuti e spunti di riflessione per meglio valorizzare il lavoro fatto negli ultimi anni sulle tematiche riguardanti l’igiene urbana, la riscossione tributi, l’efficienza energetica, i finanziamenti europei, i grandi interventi urbanistici, e tanto altro. Non voglio dimenticare che, proprio grazie alle nostre scelte e azioni passate si è dato l’avvio ad alcune operazioni che l’attuale amministrazione può vantare di aver finalizzato.
L’atteso chiarimento programmatico dunque non è avvenuto, ma prosegue ugualmente la diffusione di articoli che annunciano un imminente accordo.

Certo corrisponde al vero che alcuni tra i più suffragati consiglieri comunali eletti nelle fila della mia coalizione (solo i loro voti valgono all’incirca quanto tutto il PD), stanno dimostrando disponibilità al dialogo. Così come non ho giudicato od ostacolato che ognuno si attivasse politicamente seguendo i propri convincimenti politici su un fronte nazionale, altrettanto penso sia giusto fare sul fronte locale. E anche se tutti mi hanno sempre informato e reso partecipe delle loro riflessioni, mi vedo costretto a chiarire che l’eventuale trattativa in corso non fa capo a me, che attendo ancora aperture pubbliche e convergenze programmatiche.

Pur in assenza di alcuni passaggi necessari, auspico che in caso di sostegno vi sia una dignitosa rappresentanza anche in giunta, non nell’ottica di occupazione di poltrone, ma semplicemente come riconoscimento del grande valore in apporto. Ritengo un grave errore prescindere dai risultati elettorali delle liste di provenienza (così come fatto dal sindaco con i suoi) e penso sia inelegante e scorretto porre veti o distinguo su alcuni.

Detto questo, se effettivamente ci sarà l’accordo, mi auguro si smetta finalmente di parlare di assetti e si comincino a vedere i frutti della collaborazione. Dunque maggiore attenzione per le frazioni, creazione di spazi vivibili per famiglie, bambini ed anziani, che ci si attivi col bonificare e dare nuova vita al terreno ex ASL vicino liceo ed alla zona ex mercato ortofrutticolo per non parlare dei grandi temi quali il PUG ed il piano coste, e soprattutto non accada più di perdere cospicui finanziamenti come accaduto per lotto B Torre Canne dove purtroppo mi dicono che la tanto attesa riqualificazione per la quale erano previsti 1,5 milioni non avrà luogo per mancato perfezionamento della procedura e ricordo quanti solleciti ho fatto a vecchia e nuova amministrazione finché ero in Consiglio. Certamente, a controllare e pungolare l’amministrazione resterebbe comunque in Consiglio una opposizione che seppur esigua in numero è carica di motivazione e qualità. Concludo augurando fiducioso un buon lavoro a tutti i protagonisti ed un caro saluto a tutti i miei concittadini».

giovedì 28 Giugno 2018

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