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All’asta le auto elettriche del Comune: l’ex Sindaco Di Bari critica la scelta dell’amministrazione

La Redazione
Una delle due auto elettriche donate dalla "Duemme Ecologica"
L'ex Sindaco Di Bari accusa l'amministrazione Zaccaria di incoerenza: "Un Comune che vuole farsi promotore della mobilità sostenibile, dovrebbe dare il buon esempio e non mettere all'asta le proprie auto elettriche"
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E’ al vetriolo la reazione dell’ex Sindaco Lello Di Bari alla notizia della volontà dell’attuale amministrazione di mettere in vendita una delle due auto elettriche di proprietà del Comune.

La sua critica, chiara e lapidaria, la mette nero su bianco, divulgandola poi a mezzo stampa:

“Mi lascia alquanto basito la decisione dell’Amministrazione Zaccaria di mettere in vendita una delle due Renault Twizy elettriche donate nel 2012, durante la mia amministrazione, al Comune di Fasano dalla società Duemme Ecologica. – esordisce l’attuale consigliere forzista e rincara la dose – Come spesso accade, sembra essere l’incoerenza ad ispirare l’operato di questa maggioranza.

Infatti, non più di un anno fa, in occasione dell’installazione a Fasano di quattro distributori per la ricarica dei veicoli elettrici – continua il Dr Di Bari – il Sindaco Francesco Zaccaria dichiarò che la mobilità sostenibile era uno dei punti di forza del suo programma e che la sua amministrazione avrebbe continuato ad operare per realizzarla.

Mi sembra, dunque, quantomeno contraddittorio disfarsi di un mezzo elettrico donato da una società privata come gesto simbolico per promuovere l’eco-sostenibilità nel territorio comunale.

Una delle due auto, realizzata con i colori che contraddistinguono i veicoli della Polizia Municipale, potrebbe essere utilizzate per il pattugliamento del centro storico, nel quale silenziosità e zero emissioni potrebbero essere un’arma in più per il rispetto del contesto ambientale.

L’altra, di colore nero, è stata già usata in passato dal sottoscritto per gli spostamenti in città e dal messo comunale per assolvere il servizio di notificazione degli atti.

Un dato certo è che la rivoluzione elettrica “parte dai campanili” e il Comune, se è vero che vuole farsi promotore della mobilità sostenibile, dovrebbe dare l’esempio utilizzando le auto elettriche in suo possesso e non mettendole all’asta.

Inoltre, le auto (che ci tengo a precisare sono biposto e non monoposto come affermato dal primo cittadino) sono un dono e se anche l’amministrazione se ne volesse disfare, dovrebbe semmai restituirle alla società che le ha regalate. Un gesto che ritengo in ogni caso scortese.

Il comportamento del Sindaco Zaccaria – conclude l’ex Sindaco – mi induce a ritenere possibile che se l’amministrazione decidesse un giorno di fare cassa potrebbe vendere i due specchi regalati a me personalmente dall’artigiano fasanese Pierino Massari, in occasione della mia rielezione a primo cittadino, e che decisi di posizionare, come arredo, nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale. Oppure mettere all’asta il violino, custodito nella sala di rappresentanza del Comune, donato nel 2013 alla città dal maestro liutaio fasanese Francesco Cavallo.”

martedì 1 Maggio 2018

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