Politica

Seminario LAF: legge elettorale tra rappresentatività e governabilità

Graziana Lacirignola
L.A.F.
Dall'incontro è emerso come necessaria e auspicabile una stabilizzazione della legislazione elettorale italiana
scrivi un commento 5

Si è svolto ieri pomeriggio (mercoledì 21 febbraio) presso la Sala di rappresentanza del Comune di Fasano, l’incontro organizzato dalla Laf (Libera Associazione Forense) “Francesco Saponaro”, nel quale si è discusso dell’attuale legge elettorale italiana e, più in generale, del rapporto che intercorre tra i sistemi elettorali e la rappresentanza politica.

“In cattedra” i relatori Nicola Colonna e Sante Nardelli, introdotti dal presidente dell’associazione Italia Di Tano, hanno rispettivamente illustrato il nesso esistente tra le forme di Stato e i sistemi elettorali e le novità e i punti critici del “Rosatellum bis” (legge elettorale con la quale il 4 marzo sceglieremo i nostri rappresentanti politici).

Il prof. Colonna, ordinario di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università di Bari, ha accompagnato i partecipati in un percorso caratterizzato dai mutamenti politici e sociali che dallo Stato Liberale hanno condotto all’attuale Stato Democratico italiano.

Filo conduttore del suo excursus è la capacità delle leggi elettorali di determinare la qualità della rappresentanza politica:

dallo Stato Liberale, nel quale i concetti di libertà e uguaglianza trovano una realizzazione puramente formale in quanto le istituzioni sono l’espressione di una ristretta base elettorale, selezionata per sesso, censo e istruzione, alla riforma elettorale del 1912, voluta da Giovanni Giolitti, che consente un allargamento del diritto di voto;

dal sistema proporzionale introdotto nel 1919, specchio di un’evoluzione del quadro politico che vedeva l’affermazione dei grandi partiti di massa (socialisti e cattolici), alla legge Acerbo voluta da Mussolini per assicurare al Partino Nazionale Fascista una solida maggioranza parlamentare attraverso un sistema maggioritario e un conseguente premio di maggioranza;

fino a giungere al sistema elettorale rigorosamente proporzionale che dal 1946 al 1994 ha donato all’Italia una delle democrazie più avanzate dell’occidente.

Dagli anni ‘90 ad oggi, invece, si assiste in Italia a quello che viene definito “ipercinetismo della normazione elettorale”: nel 1993 il Mattarellum introduce un sistema elettorale misto; nel 2005 la legge Calderoli (Porcellum) sostituisce la precedente riforma con un sistema elettorale diametralmente opposto di natura proporzionale con premio di maggioranza; nel 2015 l’Italicum dichiarato parzialmente incostituzionale dalla Consulta e di fatto mai utilizzato; infine nel 2017 la legge 165 introduce il sistema elettorale denominato Rosatellum bis.

A Sante Nardelli, noto avvocato amministrativista fasanese, il compito di illustrare la modalità di voto prevista dall’attuale legge elettorale: sistema elettorale misto che assegna 2/3 dei seggi con sistema proporzionale a scrutinio di lista e 1/3 con sistema maggioritario in collegi uninominali.


La legge è stata in gran parte “dettata” dalla Corte Costituzionale che ha cercato di contemperare le tante criticità che presentava all’origine: liste bloccate “corte” per impedire la violazione del principio di suffragio diretto e del voto personale, parità di genere in attuazione dell’art. 51 della Costituzione, divieto del voto disgiunto, solo per citarne alcune


Una legge, dunque, che non è certamente una delle migliori leggi elettorali possibili e che con molta probabilità obbligherà il parlamento ad effettuare nuove modifiche.

Per giungere ad un’auspicabile stabilizzazione della legislazione elettorale italiana, suggerisce infine l’avvocato Nardelli, sarebbe forse opportuno seguire le indicazioni del Consiglio d’Europa, che nel codice di buona condotta elettorale dice 3 cose: non riformare la legge elettorale nell’ultimo anno, prevedere l’entrata in vigore con effetto differito, costituzionalizzare i principi fondamentali della legge elettorale.

giovedì 22 Febbraio 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Giovanni Pastore
Giovanni Pastore
6 anni fa

Certo che andremo a votare non con la migliore legge elettorale possibile.Hanno fatto di tutto e in modo che l'elettore non conti quasi nulla e non capisca perchè e per chi votare.Le leggi elettorali vengono sempre pensate con l'obiettivo di penalizzare gli avversari politici e avvantaggiare se stessi e le forze alleate.Il Rosatellum non solo non sfugge a questa regola ma è stata approvata pur sapendo di essere destinata a non produrre alcun risultato per ottenere la maggioranza.Qualcuno vincerà ma non avrà i numeri per governare senza fare coalizioni al momento palesemente incompatibili che se dovessero verificarsi pur di governare non saranno capaci di fare i conti con la dura realtà ma di generare un periodo di ricreazione permanente di vacanza elettorale in attesa di una nuova legge.