A seguito delle dichiarazioni del sindaco Francesco Zaccaria che si definisce “contento di aver partecipato alla candidatura di Fasano quale Capitale Italiana della Cultura 2020” , il consigliere Antonio Scianaro si dichiara assolutamente insoddisfatto e rattristato, per la bocciatura della città di Fasano e della vicina città di Ceglie Messapica tra le dieci città selezionate dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
«Una opportunità alla quale credevamo molto – dichiara Scianaro -, che avrebbe portato sicuramente al nostro territorio un ulteriore contributo al lavoro svolto dalle precedenti amministrazioni in tutti questi anni, incrementando il flusso turistico soprattutto nella direzione della destagionalizzazione.
Soliti proclami, solite conferenze stampa di presentazione, solito fumo negli occhi, nonostante la vicinanza politica diretta tra il Governo e i massimi rappresentanti locali, forse distratti in altre città dalle imminenti elezioni Politiche.
La città che si aggiudicherà il bando – prosegue il consigliere – riceverà un contributo di 1 milione di euro per la realizzazione di diversi progetti, a tutto danno di albergatori, ristoratori, operatori culturali ecc..
Una grande sconfitta. Un dossier di 60 pagine, voluto dall’Amministrazione comunale per la candidatura di Fasano a Capitale Italiana della Cultura 2020, con un “comitato promotore” composto da autorevolissime rappresentanze istituzionali, dal sindaco Francesca Zaccaria, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dall’ex presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno, dal Rettore dell’Universitá di Bari, dal presidente del Parco delle Dune Costiere, dalla Presidente della Fondazione San Domenico, oltre che un “comitato tecnico scientifico” coordinato dal consigliere Vito Bianchi.
Consoliamoci – conclude Antonio Scianaro – con la puntata che la trasmissione “Linea Verde, storico programma di Rai, ha dedicato al nostro territorio domenica u.s., mostrando i tesori e le nostre prelibatezze».