Politica

Il M5S Fasano: «Laboratorio Urbano? Attendere, prego»

La Redazione
Il laboratorio urbano di Fasano
Il coordinamento locale del Movimento 5 Stelle ha posto sotto la lente di ingrandimento la problematica dell'affidamento in gestione della struttura pubblica nata dal progetto "Bollenti Spiriti"
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Il Movimento 5 Stelle Fasano ha posto sotto la lente di ingrandimento la problematica dell’affidamento in gestione del Laboratorio Urbano, struttura pubblica nata dal progetto “Bollenti Spiriti”.

«Ci pregiamo di avere a Fasano una meravigliosa struttura di oltre 600 mq al centro della città – scrive il M5S Fasano, dotata di laboratori polifunzionali e variegata strumentazione, atta a soddisfare funzioni di qualsivoglia tipologia; annesso vi è anche lo storico e prestigioso Chiostro dei Minori Osservanti con affreschi dei Fioretti di san Francesco.

È un Laboratorio Urbano, che viene affidato, attraverso bandi pubblici, ad imprese e associazioni, quale spazio al servizio dei giovani e delle politiche a loro dedicate, nato dal progetto “Bollenti Spiriti”.

È stato convertito un capitale sociale della collettività, nel caso di specie un vetusto edificio scolastico, in un bene comune di cui si è riappropriata la cittadinanza, valorizzato al punto da far persino dimenticare il disfacimento da cui proviene.

Con Determinazione Dirigenziale n. 136 del 27 gennaio 2017 è stata avviata la procedura di selezione per la ricerca della migliore proposta progettuale per la gestione del Laboratorio Urbano di Fasano per la durata di 5 anni; purtroppo però, – continua il movimento fasanese – tale procedura non si è ancora definita.

L’ultima Determinazione Dirigenziale n. 1826 del 24/10/2017 ha dato atto, che espletata e conclusa la funzione di verifica della documentazione amministrativa dei partecipanti al bando dalla Commissione di gara nominata con determinazione del 1075 del 21/06/2017, la stessa non potrà occuparsi anche della fase successiva, ossia della valutazione delle offerte tecniche presentate.

La motivazione viene esposta così: la Deliberazione di Giunta Comunale n. 169/2017 ha disposto la riorganizzazione della macrostruttura dell’ente per cui l’intero procedimento è passato al Dirigente del Settore Risorse Umane, che in primis dovrà pertanto, ri-nominare una nuova Commissione di Gara.

A breve festeggeremo l’anno insomma, dall’avvio della procedura e la popolazione è davvero perplessa di fronte a questa manovra di arresto. Ci si domanda se tutto questo sia normale e faccia parte degli ingranaggi troppo ferrosi della macchina burocratica.

Intanto comporta nocumento per gli attuali gestori del laboratorio, che non sanno quanto a lungo devono pianificare la programmazione degli eventi; per i futuri gestori, in attesa di conoscere l’esito della procedura per organizzare le attività descritte nella loro offerta. E non da meno per i cittadini, destinati ad essere sempre più spesso inconsapevoli vittime senza colpa, benchè indirettamente.

I Laboratori Urbani sono nati per creare una connessione materiale, sociale e culturale di persone, legano, alimentano sodalizi e favoriscono gli incontri</strong>; sono linfa vitale per il nostro paese che, specchio inclemente della società moderna, pure fatica ad interagire e a confrontarsi con gli altri, a mettersi in discussione e anche a condividere per partecipare.

Una moto a cui viene tirata la leva del freno, che vorrebbe sfrecciare, come l’entusiasmo dei giovani solo sa fare. Diamoci da fare allora, e quando la “res publica” tratta di Persone, oleiamo ben ben gli ingranaggi di questa lenta macchina amministrativa perché difficilmente il cittadino, pregiudicato il suo interesse legittimo, si vedrà risarcito per l’ingiustizia patita».

giovedì 16 Novembre 2017

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