Politica

Xylella, L’Abbate: «Olio mantiene qualità e non diffonde il batterio»

La Redazione
Giuseppe L'Abbate
Il deputato L'Abbate si è rivolto all'Accademia Nazionale dell'Olivo e dell'Olio di Spoleto per fare luce su alcune illazioni
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Crescono i timori di una vera e propria “guerra commerciale” ai danni dell’olio della Puglia. Il Movimento 5 Stelle riporta le dichiarazioni di Confagricoltura Puglia e del Cno, il Consorzio nazionale degli olivicoltori, a proposito di dubbi sulla qualità dell’olio alla luce dell’emergenza Xylella,

Allarmi, è bene sottolineare, non supportati da alcune evidenza scientifica.

La risposta del governo Renzi all’interrogazione del deputato pentastellato pugliese Giuseppe L’Abbate fu, denucniano i grillini, «molto evasiva e invitava produttori e imprenditori italiani a fronteggiare la “guerra commerciale” ingaggiata dai partner stranieri attraverso il parere dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), un testo scientifico di 262 pagine in lingua inglese. In pratica, nulla di utilizzabile chiaramente dagli esportatori pugliesi».

«Vista la mancata presa di posizione da parte del governo – prosegue L’Abbate – interpellai direttamente e in maniera formale l’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio che mi inviò una nota ufficiale dove veniva evidenziato come l’infezione da Xylella fastidiosa non pregiudica le qualità chimiche ed organolettiche degli oli estratti da alberi infetti e, questi stessi oli, non sono veicolo della infezione».

Queste le risposte fornite ai quesiti posti dal deputato dai professori Serviti (Università di Perugia) e Martelli (Università di Bari), nonché dal Consiglio accademico: «Vi è l’assoluta impossibilità di crescita e diffusione dell’eventuale batterio Xylella fastidiosa nel prodotto finito, olio extravergine, in grado di contaminare la pianta. Di conseguenza oli provenienti da aree considerate infette non potranno essere considerati fonti di contaminazione batterica per altre piante di olivo e tanto meno per il consumatore. In definitiva, non vi è alcun rischio che l’olio estratto da olive prodotte da alberi infetti possa diventare veicolo di Xylella fastidiosa». Inoltre, «tutte le tipologie commerciali di oli estratti dalle olive provenienti da materie prime prodotte in Italia sono da ritenersi sicure dal punto di vista di eventuali contaminazioni biologiche comprese quelle di fatto impossibili da Xylella fastidiosa e quindi idonee al consumo umano e non vi sono evidenze di modifiche qualitative nel profilo dell’olio causate dal batterio».

domenica 3 Settembre 2017

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