Politica

Nicola Latorre: «Leghisti e Grillini fanno una battaglia contro il loro Paese»

Pasquale Ancona
Nicola Latorre
Il Pd fasanese, schierato con Matteo Renzi per le Primarie del 30 aprile, ha organizzato un incontro dal titolo "Fasano guarda all'Europa – Il percorso delle riforme" / LE FOTO
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Europa, partito e dibattito congressuale. Questi i principali snodi attraverso i quali si sono le dipanate le argomentazione di Tiziana Palmisano, Elena Gentile e Nicola Latorre durante l’incontro intitolato “Fasano guarda all’Europa – Il percorso delle riforme” organizzato dal presidio cittadino del Partito Democratico.

Ad introdurre il segretario del circolo fasanese, Pier Francesco Palmariggi, il quale in apertura chiarisce subito lo scopo di questa iniziativa: «fare un punto della situazione in vista del grande appuntamento delle primarie del prossimo 30 aprile».

«Come ogni confronto partecipato che si rispetti –afferma Palmariggi -, porta con se un dibattito vivo su passato, presente e futuro, con l’attenzione rivolta al bilancio di quello che è stato fatto, ma soprattutto rivolta verso tutto quello che bisogna ancora fare».

A seguire, l’intervento firmato da Tiziana Palmisano, candidata all’assemblea Nazionale del Pd, che parte definisce una festa la giornata del 30 aprile. La Palmisano parla delle tre mozioni e dei tre segretari ma individua in Renzi l’unica delle tre personalità in grado di rispondere a quelle che sono le questioni di caratura europea del nostro tempo, alle sfide che ci sono e che ci saranno.

Subito dopo di lei è stata la volta di Elena Gentile, l’europarlamentare pugliese del Partito Democratico, che senza mezzi termini ha subito messo in chiaro quella che è la sua idea per il dibattito congressuale del partito: votare Matteo Renzi.

«Il partito va pensato e rimodellato – afferma la Gentile – e se il modello è quello messo in campo da Michele Emiliano, possiamo fare le valige! – Noi siamo favorevoli alle alleanze sociali – continua la Gentile – ma queste sono diverse dalla transumanza del potere politico».

«Un partito con uno sguardo moderno sulle cose e sulle persone – dice infine la Gentile invitando ad accorrere numerosi il 30 aprile alle urne. – È ancora il tempo di continuare con questa “Tela di Penelope” dell’articolo 18? C’è bisogno di una innovazione, un occhio che sia lungo, vivace e moderno».

A concludere il Senatore Nicola Latorre, il quale in apertura del suo intervento sottolinea fortemente l’importanza dell’esito del 30 aprile non nell’ottica del destino del partito e del destino di Renzi ma ancor più per il destino dell’Italia e dell’Europa.

«Sarà l’Europa il tema dello scontro politico delle prossime campagne elettorali – afferma Latorre riferendosi agli scontri che in queste ore si stanno verificando nei palazzi di governo dei maggiori stati occidentali – perché da questi risultati elettorali dipenderà il destino di ciascuno di noi».

Latorre parla di immigrazione, tema chiave delle politiche europee, della sicurezza e del rigore entro cui gestire questa emergenza, e di cui l’Europa è l’unico garante, così come analogamente vale per le politiche di sviluppo e di occupazione.

«È folle, per questo motivo, l’avanzamento di forze politiche contrarie all’Europa che ammazzano la nostra economia. – e continua – I tre quarti della nostra economia sono basati sull’esportazione, e quando questa viene limitata, “leghisti” e “grillini” fanno una battaglia contro il loro paese».

Secondo Latorre parlare di Pd e del suo congresso non significa parlare solo di Renzi, Emiliano ed Orlando, ma parlare di tutta la democrazia italiana. «Il Pd è l’ultimo baluardo della democrazia italiana».

«A destra c’è un grande arco con una naturale prevalenza leghista – afferma con forza Latorre – che non è in grado di indicare una prospettiva per il paese, e che in realtà non è che una mera risposta populista».

«Dall’altra parte, invece, il movimento grillino che altro non è che una buca della posta che raccoglie proteste ed arrabbiature ma che quando è messo alla prova risulta fallimentare», afferma riferendosi all’Amministrazione capitolina.

«Oggi noi abbiamo la fortuna di avere un uomo che è riuscito anche a fare tesoro dei suoi errori e non dobbiamo disperderla. Sostenere Matteo Renzi oggi è un atto di amore verso il Paese».

«Attorno a noi stanno succedendo cose che possono sfociare in situazioni drammatiche. Una guerra mondiale a pezzi – afferma Latorre citando papa Francesco – in uno scenario di questa natura non ci si può mettere nelle mani di un avventuriero perché è illusorio pensare che facendo qualche barricata riusciremo a difenderci. Abbiamo bisogno di una forza politica con una spina dorsale ed una leadership forte».

mercoledì 19 Aprile 2017

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