Nei giorni scorsi ha tenuto banco la questione dell'impatto ambientale con l'espianto di ulivi necessario per la costruzione del nuovo ospedale Monopoli-Fasano. D'altronde, estirpare circa 300 ulivi potrebbe apparire un intervento impattante dal punto di vista ambientale.
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Il Pd monopolitano e l'associazione Propoli, che a Monopoli vigila sulle operazioni che portano alla realizzazione del nuovo ospedale, hanno bloccato le polemiche sulla costruzione del nuovo ospedale Monopoli-Fasano, dopo che sui social e alcunte testate è stato accostato il cantiere del nuovo nosocomio ai danni della Xylella fastidiosa, il batterio ritenuto responsabile della sindrome del disseccamento rapido dell'olivo.
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«Diverse sono le obiezioni ad un simile paragone» spiegano partito e associazione. «La Xylella viene considerata oggi dagli esperti una delle "calamità del secolo”. È scorretto paragonare un simile fenomeno naturale, potenzialmente in grado di distruggere l’intero patrimonio di ulivi secolari, a un progetto che comporterà lo spostamento di ulivi in un'area ben delimitata. Quello del nuovo ospedale è un progetto indispensabile per la comunità, perché rappresenta una occasione storica per soddisfare il crescente bisogno di salute nel nostro territorio con una struttura d'eccellenza» sostengono Pd e Propoli.
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