Politica

Scianaro contro Amati: «Doveva quantomeno mantenere in vita l’Umberto I in attesa del nuovo ospedale»

Vincenzo Lagalante
Le accuse di Scianaro ad Amati
Il consigliere comunale dei "Circoli Nuova Fasano" si complimenta con la classe politica del brindisino per i risultati ottenuti con il piano di riordino
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«Complimenti al consigliere regionale Pino Romano per aver dato alla sua San Pietro Vernotico un segno tangibile di efficienza, qualità e lungimiranza in ambito sanitario». Lo dichiara l'ex consigliere regionale, e ora consigliere comunale fasanese, Antonio Scianaro dopo la lettura della riconversione degli stabilimenti (San Pietro – Mesagne – Fasano ) in Pta della provincia di Brindisi, che vedono assegnati oltre 100 posti letto alla città del sud brindisino.

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«A Fasano – riprende – avevamo riposto le nostre speranze nelle mani di chi ha voluto fare tutto in assoluta autonomia, senza coinvolgere ed avvalersi dei suggerimenti di tutte le formazioni politiche e di chi ha anche un briciolo di esperienza, ma non fa per mestiere l'incantatore di serpenti. Dopo mesi e mesi di silenzi, attese, richieste di confronto per discutere sul futuro dell'offerta sanitaria per i cittadini di Fasano, superando i limiti della decenza anche nel modo di gestire la cosa pubblica, con una convocazione informale alla quale ho partecipato solo per rispetto al mandato ricevuto dai miei concittadini».

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E prosegue: «In soli 70 minuti mi è stata illustrata la proposta del Presidio Territoriale di Assistenza. Ad appena un ora di distanza dalla riunione, dove è emersa una marcata non condivisione, apprendo da un comunicato del sindaco dell'apposizione della sua firma, disattendendo le regole, così come cita anche l'art. 8 comma 8 della Delibera di Giunta Regionale 30.11.2016 sul riordino ospedaliero e rete emergenza-urgenza: "Il Pta deve essere il risultato della massima coprogettazione con amministra locali, parti sociali e società civile interessati". Il sindaco appare evidente che tutti questi aspetti non li abbia assolutamente considerati». 

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Scianaro scrive: «Così come avevo anticipato circa un mese fa, suggerendo ad Amati una proposta di legge per la creazione di un unica Azienda Sanitaria Regionale (leggi QUI), per avere più efficienza e più risparmi, sarebbe stato opportuno allargare il protocollo d'intesa, non solo alla Asl di Bari, ma anche alla Asl di Taranto visti i 10/15 chilometri che separano la nostra città da Martina Franca che a breve potrà vantare un ospedale di primo livello con servizi di eccellenza come Rianimazione ed Utic. Potrei parlare per ore, ma non venderò pane per focaccia come invece sta accadendo ed accadrà in questi giorni per sedare le agitazioni popolari e gli animi dei cittadini delusi, anche in vista della campagna elettorale del Pd per le primarie».

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E conclude: «L'unico intervento che il consigliere regionale Amati avrebbe dovuto e potuto sostenere, in linea con le indicazioni della Regione, era il mantenimento in vita dell'ospedale "Umberto I" di Fasano, nell'attesa della realizzazione del nuovo, utilizzando lo stesso criterio che invece è stato adottato per gli ospedali di Grottaglie e di Casarano».

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venerdì 10 Marzo 2017

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