Politica

Fabiano Amati: «Ecco le certezze per l’ospedale “Umberto I”»

Vincenzo Lagalante
Fabiano Amati
«Con il protocollo d'intesa tra Regione Puglia, Asl Brindisi, Asl Bari e Comune di Fasano, si costruisce una maggiore protezione sanitaria, con tre ospedali di riferimento»
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Questa mattina FasanoLive ha pubblicato una lettera a firma di Angelo Sante Trisciuzzi, ex direttore della biblioteca comunale e da sempre attento alle vicende sanitarie della nostra città (leggi QUI). Chiede, tra le tante cose, maggiori certezze e non promesse per l'ospedale "Umberto I" di Fasano. Durante la notte, il consigliere regionale Fabiano Amati ha inviato una nota stampa che potrebbe essere una sorta di risposta, involontaria, ai quesiti di Trisciuzzi.

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«Con il protocollo d'intesa tra Regione Puglia, Asl Brindisi, Asl Bari e Comune di Fasano, si costruisce una maggiore protezione sanitaria, con tre ospedali di riferimento, ponendoci ancora una volta all'avanguardia e sempre in vista del nuovo ospedale Monopoli-Fasano. Alla domanda "e nel frattempo che succede?", la risposta è contenuta nei servizi sanitari offerti dal protocollo. Nell'attesa della sottoscrizione del Comune di Fasano, ringrazio per il risultato tecnico raggiunto il capo dipartimento regionale politiche della salute Giancarlo Ruscitti e i direttori generali delle ASL di Brindisi e Bari Giuseppe Pasqualone e Vito Montanaro. Ringrazio altresì il Sindaco di Fasano Francesco Zaccaria per aver rappresentato la città con razionalità ed equilibrio, durante l'intera fase del negoziato tecnico». Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio Fabiano Amati. 

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E riprende: «Quanto al servizio 118, che dal 1° marzo già rappresenta un potenziamento del precedente servizio di soccorso, è previsto – dal 3 aprile prossimo – un sistema di centralizzazione presso il "Perrino" di Brindisi, per le patologie tempo-dipendenti (quelle con imminente pericolo di vita); presso il "San Giacomo" di Monopoli, come ospedale di riferimento per le malattie non tempo-dipendenti (quelle senza imminente pericolo di vita); presso l'ospedale di Ostuni come presidio sussidiario, sempre per malattie non tempo-dipendenti e – in ogni caso – sulla base della valutazione più appropriata degli operatori sanitari con riferimento alle aspettative di cura e agli indici di occupazione dei presidi di riferimento».

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Quanto poi alla riconversione in Punto Territoriale di Assistenza, il consigliere regionale Amati afferma che «già oggi sono attivi i seguenti servizi polispecialistici: day service medico e chirurgico, sala operatoria, cardiologia, radiologia, patologia clinica, oncologia, farmacia, dialisi. Con risultati encomiabili e servendo pure notevoli richieste extra-cittadine, richiamate dalla bravura del personale medico e paramedico dedicato».

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Con la sottoscrizione del protocollo, nella parte riguardante la Asl di Bari, si aggiungono quindi i seguenti obiettivi: integrazione dei percorsi assistenziali ospedale-territorio tra le strutture di Fasano e Monopoli; estensione alla popolazione dei comuni di Fasano e Monopoli dell'offerta CUP di accesso erogate dall'ospedale di Monopoli e dal PTA di Fasano, con reciproca ed appropriata distribuzione dei carichi assistenziali; agevolazione alla reciproca mobilità del personale afferente alle ASL di Brindisi e Bari: il personale in servizio presso l'Ospedale di Fasano potranno, entro docici mesi, richiedere il trasferimento presso il San Giacomo di Monopoli mediante l'istituto della mobilità volontaria.

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La riconversione in PTA prevede 20 posti letto per adulti e 10 posti letto pediatrici, per assistere pazienti che non possono essere assistiti a domicilio, con raccordo organico e funzionale con l'assistenza ospedaliera.

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Ai servizi polispecialistici già esistenti, sia aggiungono – sempre con organico proveniente dalla dirigenza medica e per i servizi già esistenti con potenziamento o riorganizzazione – i seguenti servizi: cardiologia, geriatria, medicina interna, pediatria, allergologia pediatrica, dermatologia pediatrica, malattie metaboliche e diabetologia, oculistica, otorinolaringoiatria, urologia, ortopedia, fisiatria, gastroenterologia, neurologia, pneumologia, medicina dello sport, chirurgia generale, allergologia, dermatologia, ginecologia, centro assistenza dialitica, oncologia, ambulatorio cronicità.

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Tutti i servizi usufruiranno, come già accade per quelli esistenti, della stessa dotazione tecnologica per la cura e la diagnostica, della radiologia (con TAC già in esercizio), centro prelievi, farmacia, riabilitazione, sert e centro dialisi, oltre che dei servizi di salute mentale, socio-sanitari, consultoriali e di prevenzione. L'investimento previsto per il completamento della riconversione ammonta a sei milioni di euro, a cui si aggiungeranno ulteriori risorse per i servizi distrettuali.

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«Deve essere chiaro – riprende Amati – che il protocollo d'intesa colma un contesto di vergognosa carenza di ospedali per malattie tempo-dipendenti in un raggio di 130 Km circa (Bari-Brindisi), su cui nessuno nei decenni passati ha tenuto un contegno lungimirante, forse perché interessati più al potere che alla salute delle persone. Mi sento di poter dire in ogni caso che, quando le paure dei cittadini in buona fede si saranno dissolte, con le verifiche di vita quotidiana e la speculazione politica sarà sedata dai fatti, saremo in grado di vedere con chiarezza la Fasano che stiamo costruendo con lungimiranza: una città arricchita – contestualmente – dal più moderno ospedale per acuti di Puglia e da un accorsato Punto Territoriale di Assistenza. Così come il progresso in questi mesi ci ha imposto di fare, bussando forte alle porte della nostra coscienza riformista ed anche a costo di non essere capiti almeno nell'immediato».

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mercoledì 8 Marzo 2017

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