Politica

Trisciuzzi (M5S): «Sull’ospedale il sindaco racconta una realtà che non esiste»

Vincenzo Lagalante
Raffaele Trisciuzzi
Il consigliere comunale pentastellato replica alle affermazioni del sindaco Francesco Zaccaria relativamente alla manifestazione ospedaliera di sabato scorso in piazza Ciaia
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Il consigliere comunale Raffaele Trisciuzzi (Movimento 5 Stelle) replica alle affermazioni del sindaco Francesco Zaccaria relativamente alla manifestazione ospedaliera di sabato scorso in piazza Ciaia. «Il sindaco – afferma il pentastellato – ormai vede e racconta una realtà che non esiste. Sabato scorso, mentre i fasanesi, di ogni età, molti minorenni, e senza schieramenti politici, protestavano legittimamente e pacificamente in piazza, spaesati sul futuro della sanità cittadina, ha etichettato il tutto come strumentalizzazioni, disordini populisti, barbari e addirittura "neo fascisti". È grave, è falso ed è ridicolo. Chi c'era può testimoniarlo».

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E prosegue: «Ha detto che era in piazza per rispondere alle domande del cittadini, perché cosi fa un sindaco. Poco prima però aveva fatto distribuire volantini fuorvianti sulla realtà del pronto soccorso, senza nemmeno avere il coraggio di firmarli. Il sindaco da otto mesi fa l'esatto contrario, ascolta solo i suoi compagni di partito. Tutti gli altri sono populisti, e non risponde.  Si vede che non sono "amati" da lui. Da otto mesi lui stesso ha votato una mozione per convocare Emiliano e la Asl a Fasano e spiegare tutto ai cittadini in un Consiglio monotematico, ma lui e tutta la maggioranza, dopo aver votato, l'hanno dimenticato seduta stante, un po come le promesse sulla Tradeco».

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Trisciuzzi prosegue: Oggi i "partiti democratici" chiudono ospedali, distruggono i diritti dei lavoratori, privatizzano tutto e tutti, e dicono agli altri che sono fascisti. È evidente che vedono e raccontano un'altra realtà. La cosa non ci meraviglia, dopotutto sono anni che vedono all'orizzonte con Monopoli un ospedale che non esiste. Il sindaco Zaccaria sabato scorso era in piazza per parlare coi cittadini, per illuderli ancora, mentre a decine invocavano le sue dimissioni. Se è vero ciò che dice Zaccaria, alias Cazzaria, evidente è anche la mia camicia nera, il mio tatuaggio Dux sul petto, e il motto finale "Vincere, e vinceremo"».

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lunedì 6 Marzo 2017

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