Politica

Nuovo ospedale Monopoli-Fasano, Trisciuzzi e Amati dichiarazioni “pepate” su Facebook

Vincenzo Lagalante
Raffaele Trisciuzzi e Fabiano Amati
Si accende il dibattito politico sulla nuova struttura ospedaliera che sorgerà, nel giro di qualche anno, nei territori tra Monopoli e Fasano
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Si accende il dibattito politico sulla nuova struttura ospedaliera che sorgerà, nel giro di qualche anno, nei territori tra Monopoli e Fasano. Due sere fa, il consigliere regionale Fabiano Amati ha annunciato la posa della prima pietra entro il prossimo autunno (leggi QUI), mentre il consigliere comunale fasanese Raffaele Trisciuzzi (Movimento 5 Stelle) sul suo profilo Facebook ha scritto ieri pomeriggio: "Parole, parole, parole. Parole per noi. Il consigliere Amati ci dà degli "smanettatori social" e ha ribadito che per costruire un ospedale ci vogliono complesse procedure amministrative (come se non lo sapessimo), sottolineando che "l'ospedale si farà". Per sedare le critiche sulla politica delle promesse – scrive l'attivista – Amati preferisce fare un'altra promessa. Contento lui. Intanto noi gli ricordiamo un'altra promessa di 4 anni fa, così per rinfrescarci la memoria. Disse che in caso di chiusura avrebbe "Occupato" l'ospedale. Qualcuno l'ha visto?  Attendiamo segnalazioni".

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Non è mancata una pronta replica di Amati sempre sul social network. «Per il nuovo ospedale Monopoli-Fasano – scrive – ci avviciniamo alla gara d'appalto (entro l'estate) dopo un lungo percorso, complesso, fatto di slanci e intoppi. Come tutte le cose della vita e come sanno tutti quelli che nella vita fanno qualcosa. Nel 2010 era un'idea, nel 2011 un programma, nel 2013-14 un finanziamento, nel 2015-16 un procedimento per la progettazione e le autorizzazioni. All'inizio da alcuni sentivo dire "è una bufala", ma poi fu una delibera programmatica. Poi dissero (sempre gli stessi) "non ci sono soldi", ma poi fu finanziato dal Cipe. Ma incalzavano (sempre gli stessi): "ma perché non sistemano quegli attuali?" Ma poi scorgendo le leggi e la grandezza del progetto si acquietarono. O almeno così sembrava. E così cominciò una nuova solfa (sempre gli stessi). "Lo fanno per prendere i voti". Certo, mi verrebbe da dire, votare significa scegliere e meritare per aver fatto il proprio dovere: e chi si dovrebbe scegliere chi non fa nulla? La verità sapete qual è. Se escludiamo i cittadini in buona fede, i politici e i loro "galoppini" che criticano l'iniziativa, e sperano nell'insuccesso, lo fanno per motivi di voti. Sì, proprio i voti, quelli che sono buoni per loro e cattivi per gli altri. Con una differenza, loro li vogliono avere senza far nulla e criticando tutto. Io li ringrazio di cuore perché mi tengono sempre sveglio sull'argomento. Vi terrò informati sul seguito e grazie a quelli – la maggior parte – che con sincerità e disinteresse fanno il tifo per le cose buone che si possono fare, perché quando saranno fatte serviranno a tutti".

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venerdì 20 Gennaio 2017

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Lizia Pinto
Lizia Pinto
7 anni fa

è vero il Consigiliere Amati lo aveva promesso, ma non si è visto, non si sono visti nemmeno gli altri politici però: Prima di chiudersi Pediatria fu detto “Sta cadendo una colonna greca stringiamoci tutti intorno a questo dolore”. Ma quel drammatico giorno c’erano solo poche persone; era estate e forse si preferì andare al mare. La gente non si rende conto che le cose buone e giuste, le cose preziose bisogna difenderle, proteggerle con le unghie e con i denti. Quello che è della società ci appartiene nel bene e nel male. I politici, mio malgrado, lo devo dire, fanno fede anche sull’inconsapevolezza della gente. Spesso promettono e non mantengono sembrerebbe che lo facciano solo per prendere tempo, tanto poi sanno che la pillola sarà comunque ingoiata. La realtà è che ora a Fasano la sanità è stata completamente sventrata e si prospettano situazioni davvero mostruose.