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Referendum, Neglia (Fratelli d’Italia): «Una netta sconfitta del “Sì” nella città dove il Pd ricopre tutte le cariche»

La Redazione
Grazia Neglia
Grazia Neglia afferma: «Come a livello nazionale si parla di voto politico, anche in Fasano, tranquillamente, si può affermare che è la stessa e medesima casistica»
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«I cittadini italiani hanno detto “No” alla Riforma Costituzionale, il popolo sovrano attraverso il voto “ha parlato in modo inequivocabile e netto”». Lo afferma Grazia Neglia di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, ex consigliere comunale.

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E prosegue: «Ancor di più è stata netta la vittoria del “No” nella città di Fasano dove si è raggiunto il 71,83%. Ho avuto modo di leggere le dichiarazioni espresse dal senatore Nicola Latorre, dal consigliere regionale Fabiano Amati e dal sindaco Francesco Zaccaria. Tutti Pd, tutti per il “Sì”. Consiglio a tutti e tre di non minimizzare l’esito del voto, buttandolo solo su una grande prova di democrazia del popolo fasanese, appurato che assessori e consiglieri della maggioranza di governo cittadino, nella sua totalità, nonché i vari entourage e/o endorsement si sono spesi per vincere il Referendum. La rete ed i social sono pieni di testimonianze in merito».

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Grazia Neglia afferma: «Come a livello nazionale si parla di voto politico anche in Fasano, tranquillamente, si può affermare che è la stessa e medesima casistica. Questo non fa altro che confermare che la “luna di miele” con la città è già finita, la gente ha pesato e capito la pochezza dell’offerta amministrativa locale, rapportata alle chiacchere della campagna elettorale del giugno scorso ed a quelle propinate in questi mesi di campagna referendaria da Renzi che è anche il segretario Nazionale del Partito Democratico».

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E conclude: «Nei fatti e sino ad oggi il sindaco e la sua maggioranza non sono stati capaci di niente e di nessuna iniziativa, vivacchiando nel più totale immobilismo. Una netta sconfitta del “Sì” nella città dove il Pd ricopre tutte le cariche partendo dal governo nazionale passando per il consiglio regionale sino a quello comunale. La dea bendata vi ha già baciato per le elezioni amministrative dove avete sfruttato una precisa congiuntura temporale, che già ai nastri di partenza ha visto soccombere il centrodestra per solo colpa sua e non per meriti di altri; un centrodestra dilaniato da una guerra intestina e fratricida che così facendo ha prestato il fianco fino a permettere che a vincere fosse un Partito Democratico e la sua coalizione con appena il 25% dei consensi (pari al 19% degli elettori fasanesi aventi diritto)».

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«Detto ciò – afferma l’ex consigliere comunale – suggerisco agli illustri politici di cominciare a tenere conto di quanto hanno espresso i cittadini fasanesi con questo voto referendario e che ne facciano tesoro traendone, altresì, le dovute conseguenze su come affrontare il futuro prossimo. Come dirigente nazionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, prendendo spunto da un noto giornalista, penso e mi piacerebbe che questo Referendum sia ricordato nella storia italiana per aver innescato nell’elettorato un processo irreversibile di costruzione di una nuova classe politica che, intessuta in libere formazioni, riceva consenso solo se si faccia garante ed attrice di un immediato processo di attuazione della Costituzione, come nel caso specifico, e dei processi di sviluppo (sociale, economico e culturale) nonché di coinvolgimento del popolo sovrano per tutto il resto».

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martedì 6 Dicembre 2016

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