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Referendum, Trisciuzzi (M5S): «La Costituzione non va cambiata, va applicata»

La Redazione
Il consigliere comunale Raffaele Trisciuzzi
Il consigliere comunale pentastellato afferma: «Il risultato è frutto dell'entusiasmo di tanti cittadini liberi e consapevoli che hanno detto "no" ad un falso "cambiamento"»
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All’indomani dell’esito del referendum costituzionale è tempo di commenti. A Fasano il “no” ha ricevuto una delle percentuali più alte di tutta Italia, di certo quella più alta in provincia di Brindisi, frutto del grande lavoro del comitato “Fasano vota no”, del centrodestra e del Movimento 5 Stelle. E il consigliere comunale pentastellato Raffaele Trisciuzzi afferma: «Il risultato è frutto dell’entusiasmo di tanti cittadini liberi e consapevoli che hanno detto “no” ad un falso “cambiamento”, facendolo risuonare dalle urne nazionali, e in particolar modo locali (quasi il 72%). La maggioranza ha deciso di respingere quella che era una vera e propria truffa nei confronti della propria sovranità, comprendendo che era soltanto il tentativo (l’ennesimo) di un ulteriore accentramento del potere da parte di chi ce l’ha già».

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E prosegue: «Il popolo all’indomani del voto si è svegliato più forte di prima, e ha ben compreso che l’unico cambiamento che si rende necessario oggi, è quello della mentalità della classe politica, che da troppi anni invece di rispondere agli ordini dal basso risponde solo a quelli che arrivano dall’alto. Termini come “governabilità”, “semplificazione”, “velocità” e “cambiamento” per questa classe politica significano solo eliminazione di dibattito e di ascolto, privazione del diritto di scelta, facilità nel prendere decisioni per conto di qualcuno e non di tutti. Qualcuno deve aver pensato, vittima di un’ebbrezza temporanea, che il problema principale del Popolo e della democrazia, sia la democrazia stessa».

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Trisciuzzi afferma: «Fortunatamente sono in pochi, e i numeri di grande partecipazione e condivisione di questa battaglia, portata avanti da semplici cittadini, senza casacca e senza padroni, con senso critico e solo in difesa dei propri diritti e della propria sovranità, non può che essere interpretata come una impellente e improcrastinabile richiesta di ascolto».

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E, quindi, l’analisi locale: «Il referendum è finito, ma questo “No” passa anche per Fasano, che ha guadagnato una delle percentuali più alte della provincia, della Puglia e della media dello Stivale.
nAnche a Fasano, infatti, come in un’Italia in miniatura, la compagine filo governativa del “sì”, composta una maggioranza trasversale, dal sindaco Zaccaria, dal consigliere Amati e dal senatore Latorre, voleva evidentemente far credere che i problemi cittadini come, la mancanza di servizi, di un ospedale funzionante, di un palazzetto o un’esosa e ingiustificata tassa sui rifiuti, o il dissesto stradale e ambientale, o la mancanza di aree verdi pubbliche, così come  la precarietà del lavoro e l’emigrazione giovanile (solo per citare alcuni esempi) fossero colpa della Costituzione o addirittura del CNEL. Si sono sbagliati e chi fomentato questa menzogna ha perso una grande occasione, sperando non l’ultima, per essere dalla parte della Costituzione e dei cittadini».

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«Infatti, malgrado ciò, già dalle prime battute, a Fasano come in Italia, c’è come l’impressione che, nonostante i risultati e i numeri evidenti, questa cieca classe politica resti ferma, e non comprenda o continui a non voler comprendere il senso inequivocabile e rivoluzionario di questo meraviglioso NO, addirittura rileggendo i dati come positivi. C’è da vigilare e osservare – afferma Trisciuzzi –. A questi politici il Movimento 5 Stelle di Fasano invita a cambiare idea, di ritornare sulla terra e di prendere contatto con la realtà, di farlo anche in fretta».

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E conclude: «Se c’è un buon cambiamento possibile, questo passa solo attraverso una politica che cerca soluzioni ai problemi reali e quotidiani, e quindi passa per l’ascolto e per il rispetto anche di posizioni differenti, in ossequio alla Democrazia e alle sue regole, senza bisogno di stravolgerle. I cittadini sono la vera maggioranza, e chi non vuole capirlo si accorgerà presto che il nostro “No” risuona ancora più forte e da domani, un “No” per ricordare che la Costituzione non si modifica, ma che è finalmente arrivato il momento di applicarla, in nome e nell’interesse di Tutti, anche e soprattutto a Fasano».

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martedì 6 Dicembre 2016

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