selva in festival

Rispolverati alla Selva di Fasano ricordi in bianco e nero in memoria di Angelo Lombardi

Marzia Perrini
la serata dedicata ad Angelo Lombardi
Ieri, 14 settembre, nell'ambito di "Selva in Festival" una serata in memoria dell'Amico degli animali Angelo Lombardi, conduttore dell'omonima trasmissione Rai, che sostenne la costruzione dello Zoo Safari nel '73
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La rassegna “Selva in Festival. Culture-Arti-Paesaggi”, chenha ampiamente colmato la stagione estiva, è giunta quasi al termine. Ieri, 14nsettembre, si è svolta presso il Palazzo dei Congressi la serata dedicata allonzoologo Angelo Lombardi, celebre conduttore televisivo della trasmissione Rai “L’amicondegli animali”. Egli era fortemente legato a Fasano, poiché nel 1973 sostennenla realizzazione dello Zoo Safari, uno dei primi in Italia, progettando ilnparco faunistico e motivando ancora di più il fondatore Gianmatteo Colucci.

L’evento è stato inserito proprio nei giorni in cui è apertanla mostra (visitabile dalle 18:30 alle 22 fino a domenica) interamente dedicatanal pittore Ernest Verner e curata da alcuni alunni del liceo “L. Da Vinci” endall’associazione “Amici di Ernest Verner”. Infatti il pittore si era stabilitona Fasano proprio sotto consiglio di Lombardi, in quanto gli aveva suggerito lonZoo per far ospitare la sua amata leonessa Sciù- Sciù.

La serata è stata dunque aperta da alcuni estratti dellonspettacolo “Ernest Verner: i colori di un uomo. Luci e ombre di una vitandedicata alla pittura”, portato in scena a giugno dai ragazzi del liceo pernconto del progetto “Intrecci di musica e letteratura” e a cura dei docentinMichele Iacovazzi e Mina Corelli. Coinvolgente è stata l’esibizione deinballerini Isabella Lillo e Antonello Amati, con la voce di Mariachiara Ditano,nsulle note della canzone She (Uguale a lei) di Laura Pausini, e non da meno lanscena recitata di Danilo Rizzo, nelle vesti di Verner.

Successivamente il giornalista fasanese Franco Lisi ha raccontatonla vita dello zoologo, di come nacque l’idea dello Zoo e del suo rapporto connMatteo Colucci. Nato a Genova nel 1910 da una famiglia di origine contadina,npresto si dedicò in Somalia prima alla caccia e in seguito alla scoperta e allanconoscenza degli animali esotici. Questa enorme passione lo portò poi a idearene condurre il primo documentario televisivo in Italia: “L’amico degli animali”,nprogramma trasmesso dal ’56 al ’64 a cui deve il suo successo, tanto da esserenconsiderato il padre della divulgazione scientifica attraverso la televisione.

Come testimonianza, è stato poi proiettato un documentario Raindedicato ad Angelo Lombardi, diretto da Fabrizio Laurenti: è un affascinantensalto nel passato e nella vita di uno dei primi grandi volti della televisionenitaliana. Al suo interno si alternano spezzoni del programma con interviste ainsuoi figli e a chi ha lavorato con lui, come Angelo Muscagna, Aldo Grassi enBianca Maria Piccinino. Tutti hanno ricordato il programma che andava in ondanin diretta il mercoledì sera, importante e rivoluzionario poiché ha portato inntelevisione la concezione che si aveva degli animali, in un’Italia fortementencontadina in cui il rapporto con essi era vero e sincero. Ènstata dunque una serata ricca di memoria, tra ricordi in bianco e nero di unnuomo che con gli animali aveva un rapporto speciale e diverso da tutti, e ha abilmentensaputo mettere questo pregio a disposizione dell’intero pubblico italiano.

venerdì 15 Settembre 2017

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