Cultura

L’artista fasanese Oronzo Liuzzi allo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno

La Redazione
mostra “Marginali Attivi / 70 Ryosuke Cohen”
Tra le opere proposte dalla mostra "Marginali Attivi / 70 Ryosuke Cohen" a cura di Sandro Bongiani sarà presente anche l'artista fasanese
scrivi un commento 1

S’inauguramartedì 31luglio 2018, alle ore 18, la mostracollettiva internazionale a cura di SandroBongiani dal titolo: “Marginali Attivi / 70 Ryosuke Cohen” che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista giapponese, uno dei più longevi e interessanti artisti contemporanei nati negli anni quaranta.Una interessante mostra collettiva in concomitanzaanche della speciale ricorrenza del suo settantesimo compleanno, presentando 164 opere su un totale corpus grafico di ben 281 opere arrivateda ogni parte del mondo da importanti artisti internazionali che periodicamente si sono avvicendati a collaborare con impegno e assiduità con Cohen.

Tra le opere proposte dalla mostra è presente anche l’artista fasanese Oronzo Liuzzi.

Ryosuke Cohen, nato nel 1948, Osaka, in Giappone,è un Mail Artista. Il nome della famiglia è Kouenma su consiglio di Byron Black, ha adottatoil nomeinglese’Cohen’ come in ebraico. Cohen scoprì la mail art in Canadà.Ryosuke è il figlio di un noto scrittore di haiku in Giappone, Jyunichi Koen. I primi lavori di Cohen sono il risultato di un misto di tradizione e immaginario giapponese, numerie icone contemporaneecosì com’è la sua firma, la lettera “C”. L’artista giapponese per lungo tempo è stato interessato al movimentoDada e Fluxus,in contatto con Shozo Shimamoto e i membri del gruppo Gutaicondividendo in modo spontaneo e naturale un nuovo modo di fare arte contemporanea. Ryosuke non è il primo artista postale e marginale giapponese, ma sicuramente è l’autore giapponese più longevo nel network internazionale Dopo Ray Johnson eGuglielmo Achille Cavellini, anche Ryosuke Cohenrimetteancora una volta in gioco le carte della sperimentazione inun sistema culturale antiquato che preferisce l’opera creata appositamente per essere commercializzata. Lo faproponendo un particolare suo progetto “Brain Cell” (Cellula celebrale), iniziato nel giugno 1985 conmigliaia di membrisparsi in oltre 80 paesi.Un lavoro che raccoglieogni 7-10 giorni circa le immagini di tanti artisti su un’unica pagina allegando un elenco di indirizzi di collaboratori, 55 in media per opera, che lo ha visto coinvolto per oltre30 lunghi anni,rifiutando l’opera unica e concetticonsueti come l’originalità e quindi, preferendo maggiormente il gioco, la ricercae la libertà concreta dell’artista volutamente collocato ai margini dell’attuale sistema culturale. Per questo modo di fare, egli è forse il piùinteressante e attivo artista nella rete di chiunque altro per la capacità organizzativa del progetto e per diffusione capillare dell’arte marginale.Nell’agosto 2001 ha iniziato in Italiail progetto “Fractal Portrait”, facendo ritratti e silhouette del corpo ai suoi amici artisti in occasione deivari Meetingsvolti in diverse parti del mondo; Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Irlanda del Nord, Spagna, Jugoslavia, Germania, Olanda, Corea, Italia e Francia.Cohen è l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che partecipano al progetto. Praticamente, egli si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio,che nascedal contributo degli altri esi materializza insiemenella collaborazione collettiva in cui tutti possono partecipare ed essere positivamente eappassionatamente coinvolti nellacreazione dell’opera. In oltre trent’anni di lavoro ha esposto con mostre e svolto performancee incontriin diverse aree geografiche delmondo.Attualmente vive a Ashiya-City Hyogo in Giappone.

giovedì 26 Luglio 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti