Cultura

Il “Da Vinci” a Foggia per la XXIII Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Madia Lucia Colucci
Studenti del "Da Vinci" a Foggia per la  XXIII Giornata della Memoria e dell'Impegno
Per il nono anno consecutivo gli studenti del "Da Vinci" hanno preso parte alla marcia contro le mafie nell'ambito del progetto di legalità "Corretti e non corrotti"
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Cinquanta ragazzi del liceo “Da Vinci” di Fasano, accompagnati dalle docenti Giuditta Di Leo, Mariagrazia Ammirabile e Eugenia Baccaro, hanno preso parte ieri, mercoledì 21 marzo, per il nono anno consecutivo, nell’ambito del progetto scolastico di legalità “Corretti e non corrotti”, alla XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie dal titolo “Terra. Solchi di verità e giustizia”. Questa Giornata, dallo scorso anno riconosciuta dal Parlamento Italiano, si è svolta a Foggia e in contemporanea in migliaia di luoghi in tutta Italia, Europa e America Latina, coinvolgendo 8 milioni di persone.

Alla manifestazione, promossa da Libera, Avviso Pubblico e Regione Puglia, in collaborazione con la Rai – Responsabilità Sociale, con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese e sotto l’Alto Patronato del Presidente de la Repubblica, hanno partecipato in 40 mila, noncuranti del vento e della pioggia, come annunciato, sul finire della manifestazione, dal palco centrale di Piazza Cavour dove la folla pacifica è confluita dopo la lunga marcia per le vie della città durante la quale i partecipanti hanno sventolato bandiere e striscioni, intonando slogan e ritornelli.

Dal palco di Piazza Cavour, nel cuore della città, sono stati letti, in presenza dei familiari, i 972 nomi delle vittime innocenti delle mafie, per poi dare la parola a don Luigi Ciotti, presbitero italiano ispiratore e fondatore dell’Associazione Libera contro i soprusi delle mafie in tutta Italia, il quale ha tenuto un lungo discorso rivolto a tutti i presenti, i telespettatori e a chiunque abbia la volontà di credere nella forza della legalità e della giustizia. Egli ha letto il messaggio inviatogli dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e poi, orgoglioso e soddisfatto, ha riportato un esempio attuale in cui la legalità ha vinto sulla paura, sul silenzio e sull’omertà, dichiarando: ‹‹Un commerciante di Foggia ha denunciato i suoi estorsori, l’ho appena saputo dal Prefetto››.

Il presidente di Libera ha, inoltre, sottolineato come ‹‹Il problema non sono le mafie, il problema siamo noi››, ponendo una domanda alquanto retorica agli uditori ‹‹È possibile che gli uomini onesti non riescano a fermare le mafie?›› e facendo un appello ‹‹Forza amici, la speranza e il cambiamento che noi desideriamo ha bisogno di ciascuno di noi›› soprattutto nei ragazzi che ‹‹sono meravigliosi quando trovano dei punti di riferimento veri, concreti.››

La chiusura del discorso di don Ciotti ha portato una ventata di freschezza e di positività nei cuori di tutti i presenti: ‹‹La vostra terra è una meraviglia, siate orgogliosi di essere pugliesi e di essere foggiani. In questi giorni ho incontrato molti ragazzi: sono me-ra-vi-glio-si!››

giovedì 22 Marzo 2018

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