Cultura

Laboratorio in festa: Carmen Nolasco presenta il suo libro e il fondamentale rapporto con il tempo

Marzia Perrini
Carmen Nolasco e Mariangela Demola
Per la prima giornata di eventi del "Laboratorio in festa" l'autrice Carmen Nolasco ha presentato, dialogando con Mariangela Demola, il suo libro dal titolo "Il tempo è un concetto inutile"
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Si è conclusa ieri, 19 marzo, la prima giornata delle sei dedicate alla 5^ edizione del “Laboratorio in festa”, organizzata dalla cooperativa “Equo e non solo”, che quest’anno ha come tema la “libertà di espressione e il rispetto degli altri” e prevede svariati incontri riguardanti diversi ambiti sia mattutini che pomeridiani.

Dunque presso il Laboratorio Urbano Bollenti Spiriti, come primo incontro pomeridiano organizzato dall’APIS (Associazione Psicologica di Fasano), è stato presentato il quarto romanzo di Carmen Nolasco dal titolo “Il tempo è un concetto inutile” (Les Flaneurs Edizioni).

A dialogare con l’autrice la psicologa Mariangela Demola, che in un clima intimo e leggero ha stimolato il suo discorso con varie domande calzanti, arrivando anche a parlare di temi prettamente riguardanti la sociologia e la psicologia.

Il libro narra di una madre come tante e di un figlio, Daniel, chiuso in se stesso, che passa le giornate e non avverte lo scorrere del tempo, chiuso nella sua stanza, non frequenta nemmeno più una scuola ed arriverà a scappare senza lasciare traccia. Per lui, appunto, il tempo convenzionale, quello che dà ritmi alle giornate, è un concetto inutile. Eppure alla fine si scopre l’importanza del tempo, come ha sottolineato più volte la scrittrice, che ha definito dannatamente utile poichè esso aiuto a superare i momenti o ne sbiadisce l’intensità, crea rapporti, cambia le prospettive, e diventa importante nel libro per la mamma che non si arrende mai.

Altro tema fondamentale è stato quello delle aspettative e dei desideri, che sicuramente mutano col passare dei singoli anni e delle generazioni, e proprio come viene citato nel libro: “La vita vira in curve stringenti, mostrandoti solo alla fine cosa c’è dopo ogni tornante.”

In conclusione, si è parlato del fenomeno degli Hikikomori, termine giapponese che indica i ragazzi che decidono di ritirarsi completamente dalla vita sociale, anche per diversi anni, senza avere alcun tipo di contatto col mondo esterno, proprio come il protagonista del romanzo. È un fenomeno in forte crescita e al momento in Giappone ci sono oltre 500000 casi accertati, ma anche in Italia l’attenzione nei confronti di esso sta aumentando: è nata infatti una associazione ONLUS, dal nome “Hikikomori Italia”, di cui Carmen Nolasco fa parte, il cui scopo è quello di sensibilizzare, capire, affrontare il problema senza stigmatizzarlo o giudicare.

martedì 20 Marzo 2018

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