Premio Donna

La trentesima edizione del premio ‘Donna’ di Fasano: tra amore per la cultura, cura e innovazione

Rosachiara Monopoli
La Premiazione
Ieri sera al teatro Sociale si é svolta la cerimonia di premiazione del premio ‘Donna' 2018. Tutti i premiati
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La premiazione conclusiva della trentesima edizione del Premio letterario internazionale “Donna”, svoltasi ieri, 9 marzo, al Teatro Sociale di Fasano, è stata un «meraviglioso fiore del giardino dell’anima», per usare le parole che l’emozionata e appassionata presidentessa del C.I.F comunale, Mina Corelli, ha dedicato a tutte le opere pervenute quest’anno alla commissione (417, per un totale di 257 partecipanti, provenienti dalle più disparate città italiane e straniere, come ha spiegato Michele Iacovazzi, storico membro della giuria).

È stata un’esemplare manifestazione di «resistenza culturale» (Valeria Leo, membro della giuria e presidentessa del C.I.F provinciale) e di «collaborazione transgenerazionale» (Anna Paola Lacatena, seconda classificata nella catergoria adulti sezione prosa): donne e uomini di tutte le età si sono infatti alternati sul palco, dimostrando come il Premio, «nato nel 1989 per valorizzare la scrittura femminile, espressione di un diverso punto di vista, dei sui valori e della sua quotidianità, abbia saputo evolversi e ampliare gli orizzonti, pur continuando a raccontare il complesso universo della donna e preservando intatti l’amore e la cura degli organizzatori» (Mina Corelli).

È stata un omaggio alla poesia che «aiuta a vivere, alimenta i sogni e li radica nelle coscienze» (la presidentessa del C.I.F) e ad una cultura, quella greca, che continua ancora oggi ad esprimere la sua travolgente forza e attualità: il momento di apertura della serata, come ormai di consueto drammatizzazione di un copione appositamente realizzato dallo scrittore Fabio Muccin, è stato dedicato alla “dolce ridente Saffo coronata di viole”, la poetessa di Lesbo (interpretata con la vigorosa dolcezza che le immaginiamo propria da Veronica Calella), il cui fascino, dal VII – VI sec. a.C, non ha mai smesso di ammaliare.

Gli spettatori sono stati dunque guidati, attraverso la recitazione dei suoi più noti frammenti, nella realtà del tiaso (la scuola in cui le giovani ragazze dell’antica Grecia, in questo caso interpretate da Mariliana Petruzzi, Claudia Bagorda, Allegra e Mariasole Corelli, apprendevano i segreti dell’amore) e della vita di Saffo: il suo disperato amore per la giovane Attis, la sua totale dipendenza da Eros, “dolce amara indomabile belva”.

La rappresentazione, arricchita dal suono dell’arpa di Annalisa Ciaccia (allusione alla tradizione antica secondo la quale la poesia era sempre cantata e accompagnata dal suono della cetra) e dalla voce profonda di Francesco Leogrande (giusta la scelta dei brani “Quando nasce un amore” di Anna Oxa e “L’ultimo canto di Saffo” di Roberto Vecchioni, e particolarmente riuscito l’arrangiamento de “La cura” di F.Battiato) accompagnate dalle delicate danze della scuola di danza Aplomb, ha toccato quindi i temi dell’amore saffico e universale, fornendo importanti messaggi.

La serata è poi proseguita a ritmo serrato grazie alla spedita conduzione di Claudia Bruni e all’efficiente organizzazione per la quale si ringraziano le giovani socie C.I.F Agnese Legrottaglie, Angelica Fanizza e Ilenia Trisciuzzi.

La giuria è stata per quest’anno composta dalla presidente Stefania Caione (presidentessa del C.I.F regionale), la professoressa Valeria Leo (presidentessa C.I.F provinciale), la professoressa Mariella Muzzupappa, il professore Michele Iacovazzi.

Anche in questa edizione numerosi e toccanti sono stati gli elaborati premiati (fondamentale il sostegno dell’amministrazione comunale, in particolare nelle persone del sindaco Francesco Zaccaria e delle assessore Cinzia Caroli, Annarita Angelini e Luana Amati e del “mecenate” della serata, la ditta SICME Energy e Gas) e letti magistralmente da Veronica Calella e Ketty Loconte, per la categoria adulti, e Mariliana Petruzzi e Claudia Bagorda, per la categoria giovani.

Per la categoria giovani menzione d’onore alla prosa “In mancanza di te” di Angelica Fanizza (Fasano), menzione d’onore alla prosa “Non smetto di apparecchiare per tr” di Angelica Campanella (Fasano), terzo premio alla prosa “La divina seduta” di Allegra Licci (Monopoli), secondo premio alla poesia “Come una bolla” di Sara D’Aniello (Fondi) e primo premio alla prosa “Silenzio in trappola” di Marzia Perrini (Fasano), testo capace di raccontare il flusso ininterrotto della violenza femminile con brevità, incisività e sapiente uso retorico.

Per la categoria adulti sezione prosa menzione d’onore alla lirica “Sono” di Giacomo Lomuscio (Barletta), terzo premio a “Giorni d’autunno” di Mariagrazia Pispico (Guagnano), secondo premio a “Prospettive” di Eleonora Marrone (Castrovillari) e primo premio a “Panta rei” di Donata di Pio (Sepino), lirica capace di filtrare il personale dolore dell’autrice attraverso un linguaggio curatissimo e suadente che attinge alle fonti della classicità.

Per la categoria adulti sezione prosa menzione d’onore a “Con i miei occhi” di Cristina Romano (Munchen), terzo premio a “In equilibrio” di Alessia Grafner (Avellino), secondo premio a “Interno di famiglia” di Anna Paola Lacatena (Taranto), prosa vincitrice anche del premio di sala, e primo premio a “Seme cattivo” di Sara Galeotti (Roma), racconto di sapiente costruzione narrativa e ispirazione verista che coinvolge il lettore attraverso potentissimi ritratti di donna.

Arrivederci al prossimo anno con la cultura, la poesia, il sogno, i sentimenti, ed un evento che si dimostra sempre più motivo d’orgoglio per la cittadinanza fasanese.

sabato 10 Marzo 2018

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