“I bambini imparano ciò che vivono”: questo è il titolo della poesia di Dorothy Law Nolte con cui la presidentessa del CIF di Fasano, Mina Corelli, ha scelto di aprire, ieri sera (17 giugno 2017) al Teatro Sociale, lo spettacolo conclusivo di quest’anno scolastico per i bambini della scuola dell’infanzia “Santa Maria Assunta – CIF”.
I piccoli attori hanno portato in scena “Pugliarella alla scoperta della mia terra”, spettacolo che ha visto come protagonisti principali Pugliarella, curiosa e sensibile, ed un albero d’ulivo parlante (i due fratellini Chiara e Iacopo Amodio) che l’ha guidata in un viaggio immaginario fra le provincie pugliesi con le loro tradizioni, bellezze storiche e naturali, problematiche: l’ulivo ha infatti dato voce al fenomeno della deforestazione che priva la nostra terra di tanti dei suoi alberi secolari. Ad accompagnare Pugliarella si sono esibiti anche la sua amichetta Samira (Sofia Tola), l’esilarante Farinella, tipica maschera pugliese (Davide Yildirim), e poi marinaretti, fiori e animaletti, ballerini di pizzica e taranta.
«Lo spettacolo» – come ha spiegato Mina Corelli – «è il risultato di un percorso che ha portato i bambini in giro per il centro storico fasanese, in gita fra i trulli di Alberobello, a conoscere e intonare i canti tradizionali del nostro paese, alla scoperta, per l’appunto, delle tradizioni e dei valori del contesto in cui vivono.»
Non solo, però, perché se il bambino “vive nell’incoraggiamento, diverrà più intraprendente. Se vive nell’apprezzamento, diverrà più comprensivo”, recita ancora la poesia che ha aperto la serata, e «questa recita è un modo per dare fiducia ai nostri bambini, per permettere loro di sentirsi apprezzati e incoraggiati, per salutare quelli fra loro che l’anno prossimo intraprenderanno il percorso della scuola primaria, per regalare a tutti genitori un assaggio delle emozioni che i loro figli donano a noi ogni giorno», ha concluso Mina Corelli prima di ringraziare le maestre Anita Nardone, Katia Custodero, Gloria Napoletano e Serena Cofano «che hanno costruito questa festa» e Rosachiara Monopoli «che ha prestato la sua voce per accompagnare i bimbi nella recitazione».
Insomma, se è vero che “i bambini imparano ciò che vivono”, in questa serata hanno vissuto ed imparato unicità, intraprendenza, autostima, collaborazione.